Appare come un “ordine di annientamento” verso chi tradisce la Lega il post che Ciriaco Minichiello ha lanciato sulla propria pagina Facebook, nonostante il diretto interessato – consigliere comunale del Carroccio e legale di fiducia del vicesindaco Nicola Lodi – assicuri che si riferiva esclusivamente alla sua attività professionale, quindi non alla politica, tantomeno ad Anna Ferraresi, la consigliera dissidente uscita dalla Lega ed entrata nel Gruppo Misto.
Il dubbio tuttavia resta, legittimo, e sorge nell’osservare le persone che Minichiello tagga nel post, tutti consiglieri comunali della Lega. Oltre al vicesindaco Naomo figurano infatti Stefano Solaroli, Rossella Arquà, Fabio Felisatti, Catia Pignatti, Annalena Ziosi e Francesca Savini (quest’ultima si è in seguito dissociata rimuovendo il proprio tag). Qualcuno di loro risponde pure all’appello: “Annientati” ripete Rossella Arquà, “Si autoeliminano in breve tempo” aggiunge Catia Pignatti.

Ciriaco Minichiello
“Ho sempre sostenuto che gli infami e i traditori, in ogni campo, vadano isolati, combattuti e annientati”, scrive Minichiello nel suo post, con tanto di quattro punti esclamativi. Al di là del linguaggio utilizzato dall’avvocato-consigliere (termini come “infami” e “annientati” richiamano alla mente altri ambienti ed epoche), sembra dunque una sorta di ‘linea’ suggerita ai colleghi di partito taggati, se non fosse che Minichiello, da noi contattato per ottenere delucidazioni, ha voluto smentire categoricamente questa interpretazione del suo messaggio: “Non si riferisce a nessuno – spiega a Estense.com – ma solo alla linea professionale che ho sempre tenuto”. “Come avvocato – aggiunge infatti – non difendo pentiti di mafia o casi simili. Non c’è alcun riferimento alla politica, che non faccio mai su Facebook ma in altre sedi. E se qualcuno ha la coda di paglia non so cosa farci. La Ferraresi? Mai avuto alcun problema con lei, anche perché conosco il soggetto e me ne sono sempre tenuto alla larga. Ma ripeto, quel post riguarda la mia professione, non la politica”.
A non credere però alla “spiegazione” di Minichiello è proprio Anna Ferraresi che, nell’intervenire sulla nota del sindaco Fabbri e della giunta che esprime solidarietà a Nicola Lodi per le offese ricevute (“il sindaco e la giunta non ha mai espresso un briciolo di solidarietà nei miei confronti, oggetto di attacchi pesanti da parte del vicesindaco con parole offensive indegne di un rappresentante istituzionale”), sottolinea come i suoi timori si stiano avverando: “La “virulenza della comunicazione offensiva, violenta, deleteria sta appassionando i consiglieri della Lega, come evidenziato dal post dell’avvocato Ciriaco Minichiello”, aggiungendo che “tale post trova approvazione tra i consiglieri Lega, quali Pignatti, Felisatti, Ziosi, Solaroli e Arquà. Quest’ultima rimarca “Annientati”, la consigliera Pignatti fiduciosa: “Si autoeliminano da soli””. “Sono sconcertata dai toni – conclude Ferraresi – dalla mancanza di obiettività e da una politica flebile e senza morale. L’avversario diventa oggetto del bullismo più becero. Mi auguro che vi sia presa di posizione forte e decisa dei cittadini e delle opposizioni, affinchè questa deriva penosa non sfoci in fatti ancor più gravi e pericolosi”.
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