Politica
28 Gennaio 2020
Il segretario dei dem commenta la vittoria alle elezioni regionali: “La Lega si può battere e noi ci siamo riusciti”

Calvano (Pd): “A Ferrara il poliziotto cattivo ha mangiato il buono”

di Redazione | 3 min

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Prosegue la giornata di festa della coalizione di Bonaccini, dopo il risultato delle elezioni regionali. Proprio di questo ha parlato il segretario regionale dei dem Paolo Calvano, in una conferenza stampa indetta per commentare l’obiettivo raggiunto, nella sala del gruppo Pd in via Aldo Moro a Bologna.

“Siamo contenti per la vittoria, sia in termini qualitativi sia quantitativi. Il Pd è tornato primo partito in regione, sopra al 34%”, dice con orgoglio il segretario, affiancato da Luigi Tosiani, segretario di Bologna e Marco Panieri, segretario della federazione di Imola. “Restando sui numeri – prosegue Calvano – siamo passati dai 668 mila voti del 2018, ai 703 mila voti del 2019 ai 750 mila voti di queste elezioni. Questo ci carica di una grandissima responsabilità verso chi ci ha dato fiducia, ma ci pone anche un obiettivo per il futuro: arrivare al milione di votanti per il Partito Democratico in Emilia-Romagna”.

Non è mancata, da parte sua, anche un’analisi del voto in termini geografici: “È evidente che veri trascinatori sono stati i voti dei territori di Bologna, Ravenna, Imola, Modena e Reggio Emilia, ma anche quelli di città come Parma e Rimini, dove torniamo a essere primo partito. C’è da riflettere sulle zone dove, invece, non abbiamo raggiunto un risultato ottimale, in primis Piacenza e Ferrara”.

Proprio sul territorio estense il segretario regionale apre una lunga parentesi: “È una realtà fuori dalla direttrice della via Emilia, e questo influisce molto. Ma c’è un dato positivo, che riguarda soprattutto la città: qui siamo passati da un distacco di 10 punti, a solo un centinaio di voti in più da parte della Lega, con una vittoria dello 0,2%. Questo può avere una sola motivazione: l’atteggiamento della giunta leghista, a pochi mesi dalla sua elezione, ha messo in guardia i cittadini. Fabbri e Lodi hanno impersonato bene i ruoli del ‘poliziotto buono/poliziotto cattivo’, ma tutti stanno avendo l’impressione che il ‘cattivo’ abbia mangiato il ‘buono’, con una deriva fatta di insulti e minacce. Ora spetta al centrosinistra, però, capire come tornare a far aumentare la fiducia verso di noi e ad ottenere di nuovo i voti che abbiamo perso”.

Sulla vittoria in generale, infine, aggiunge: “È stata sconfitta la propaganda della cattiveria e l’abbiamo visto con i voti di Bibbiano, dove abbiamo ottenuto un 60%, o della stessa zona del Pilastro, a Bologna, dove abbiamo avuto un ottimo risultato. Gli emiliano-romagnoli hanno premiato la nostra scelta di appoggiare il presidente uscente e la nostra visione per il futuro. Avevamo paura di poter perdere, oramai tutto è possibile, e se fosse successo Salvini avrebbe probabilmente chiesto di nuovo ‘peni poteri’, ma così non è stato. Siamo ritornati alla militanza attiva, siamo ritornati nelle piazze accettando una sfida difficile e questo ci ha ripagati. Naturalmente un grazie va anche alle altre liste, senza le quali non avremmo avuto lo stesso risultato e con le quali abbiamo dialogato, senza farci concorrenza ma anzi, accettando la sfida del confronto” e concludendo, rivolto a Salvini, il segretario aggiunge: “Qui in Emilia-Romagna se ‘citofoni’ con arroganza, credendo di poter fare un racconto distorto della realtà dei fatti, i cittadini non ti aprono, e queste regionali lo hanno dimostrato, come hanno dimostrato che la Lega si può battere e noi ci siamo riusciti”.

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