di Pietro Perelli

Già dai primi exit poll Bonaccini viene dato vincente, ma la Lega ferrarese si mostra ottimista tanto da fare dire a Nicola ‘Naomo’ Lodi “siamo sempre ottimisti” e poco dopo “ci vuole calma, si ribalta tutto”. La principale preoccupazione del vice sindaco pare essere il risultato di Ferrara, è sempre al telefono, o in contatto con qualcuno o scorre le chat del carroccio estense dai cui arrivano anticipazioni dai vari seggi.

Per la verità non solo lui, tutti i presenti, tra cui le assessore Dorota Kusiak, Cristina Coletti e Micol Guerrini e anche Giacomo Gelmi candidato alle comunali con Forza Italia e ora nel cda della Fondazione Teatro Comunale (li raggiungerà in seguito il consigliere Fabio Felisatti). Tutti cercano conforto nel voto estense anche perché la consueta maratona di Mentana su La7 fin da subito lascia poche speranze. C’è anche chi consiglia di passare alla Rai perché su Porta a Porta i sondaggi paiono più confortanti, con uno scarto inferiore tra i due candidati. In realtà il vicesindaco continua a mostrarsi ottimista: “presto – dice –, quando arrivano i nostri riprendiamo” e poi anche “abbiamo sbagliato canale ma così è più bello”.

“A Porotto siamo andati molto bene” dice uno dei presenti e i primi voti assoluti che arrivano dal sito della Regione paiono confortanti: Lucia Borgonzoni è data in testa anche se il campione è ancora molto piccolo. C’è un po’ di confusione perché i dati che arrivano dalla provincia sono inizialmente molto diversi da quelli che rilascia Mentana. “Adesso mi è passata la Borgonzoni al 47 e Bonaccini al 48” dice un altro simpatizzante guardando con l’app del Ministero dell’Interno Eligendo. Via via la speranza va scemando e dopo il discorso di Bonaccini le facce si fanno sempre più tese, “non ci credo”, “non è possibile” esclamano un po’ demoralizzati.

“Finché non arrivano i dati non mi esprimo” dice Lodi tranquillizzando un po’ gli animi e altri si chiedono “come fanno a dire che ha vinto”, riferendosi sempre alla diretta su La7 e ai dati portati da Swg.

Sono circa le due di notte, la speranza diminuisce sempre più per quello che avrebbe potuto essere un risultato storico tanto da far dire a Salvini “dopo settant’anni c’è stata partita”. A piccoli gruppi iniziano a lasciare la sede di via Ripagrande, quando sono ormai le tre rimangono in pochi tra cui Nicola Lodi, Dorota Kusiak e Cristina Coletti.

Il vicesindaco continua a ostentare sicurezza, forte dei dati del ferrarese ma non vuole rilasciare dichiarazioni, “sono già d’accordo con Alan che parliamo domani”.