Politica
24 Gennaio 2020
Anna Ferraresi si confida con i colleghi del gruppo del Carroccio, che parlano di "poltronificio associato" e di un clima poco trasparente. E si augurano di perdere la Regione

ESCLUSIVA. La chat dei consiglieri della Lega: “Non è il nuovo, ma il marcio che avanza”

di Redazione | 5 min

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“Questi leghisti non sono il nuovo che avanza, ma il marcio”. “Epurazione Lega”. “Poltronificio Associato”. “Ci sarà di sicuro comunque un calo di voti, ma non so quanto interesserà. Tanto la poltrona per cinque anni c’è”.“Bisogna scardinare questi sistemi”. “Se passa l’aumento dei gettoni il sindaco ci fa una figura di m…a”. Sono alcune delle critiche più feroci che piovono sulla Lega di Ferrara. La novità è che arrivano proprio da consiglieri del Carroccio che siedono nel consiglio comunale di Ferrara.

Estense.com è venuta in possesso di alcuni screenshot di una chat nata tra almeno cinque consiglieri che siedono in Municipio, eletti alle ultime comunali. I primi ripensamenti sulla bontà della guida della diarchia Fabbri-Lodi arrivano già in agosto.

Anna Ferraresi, la consigliera entrata poco tempo fa nel Gruppo Misto, è appena stata chiamata a rapporto da Nicola ‘Naomo’ Lodi. Confida le proprie preoccupazioni al gruppo. Intervengono nella conversazione tre consiglieri, che per riservatezza chiameremo X,Y e Z.

È il 26 agosto e la Ferraresi apprende che nell’ufficio del gruppo consiliare, in municipio, dove la attende Naomo, ci saranno anche anche il capogruppo Benito Zocca e Stefano Solaroli. “Non mi convincono – commenta prima dell’appuntamento X -. Benito è un gran maleducato”. “Io sono sconvolta dal fatto che fossero tre contro una” aggiunge Y. “È una convivenza anomala” concorda X. “Per me è vile e bestiale – insiste Y – che si siano accordati in tre per tirare m…a all’Anna”.

Dopo l’incontro la Ferraresi rivela che Lodi le ha fatto sapere che presto un consigliere abbandonerà il gruppo. Si tratta di Paolo Vezzani, che darà le dimissioni e abbandonerà il consiglio comunale per motivi poco chiari. Vezzani farà sapere in seguito che “per le mie dimissioni dovete chiedere spiegazioni al vicesindaco Lodi”.

Capiscono che il clima è pericoloso e si mettono in guardia a vicenda. Z avverte: “mi hanno detto di non fidarsi di…”. “Andiamo bene – ribatte Ferraresi – un altro somaro al servizio del padrone”. “Un surplus di somari”, le fa eco X.

Si capisce che la Ferraresi ha fatto sentire ai tre colleghi di gruppo l’audio della conversazione, dal momento che Y la ringrazia “per la registrazione. Sei sempre molto precisa e carina!”. E torna sulla presenza di Solaroli all’incontro: “non dovrebbe essere un vice? Invece è sempre lì, corre del direttore generale al sindaco come fosse un amministratore. Dà ordini, indica le linee, consiglia cosa fare, come scrivere, cosa dire….”. “Solaroli e Benito in due fanno uno scarso” rincara la dose Z.

Sale la preoccupazione per il destino di Vezzani. Z gli parla e riporta in chat: “Motivo ufficiale per motivi di salute, dietro le righe non ne parlo al telefono. Divertitevi ma certamente qualcuno non si divertirà, la sua ultima frase”. “Mammamia… – esclama Y -. sarebbe opportuno lasciar passare qualche giorno e poi chi lo conosce un po’ gli parli”.

Ma per X non ci sono equivoci: “Epurazione Lega”. Intanto Z anticipa che “saremo chiamate anche io e Y, ma mi raccomando non lo sappiamo”. “Assieme? – chiede X -. Chi convoca, il segretario della Lega, il vicesindaco oppure il gatto e la volpe (Benito il chitarrista e Solaroli il pistolero)?”. “Sì – gli risponde Z -. Il poltronificio associato mi ha detto ciò. Comunque domani va in giunta l’atto dirigenziale per l’aumento dei nostri gettoni. Se passa che figura ci fa il sindaco?”.
Su quest’ultimo punto Y non ha dubbi: “Il sindaco ci fa una figura di m…a”.

Si arriva al 18 novembre. Anna Ferraresi fa sapere ai colleghi consiglieri che Stefano Solaroli le ha chiesto di vedersi e confida “che io avevo già iniziato a scrivere la mia lettera di addio al gruppo consiliare con le motivazioni (la stessa che finirà sul tavolo del sindaco Alan Fabbri, ndr)”. È la vigilia del famoso incontro il cui audio farà il giro d’Italia.

Lei si mostra preoccupata e i colleghi cercano di tranquillizzarla. “Stai rilassata… non hanno mandato un intelligentone” afferma X; “Di sicuro ti minaccerà – avverte Y -, ma ricordati che lui è un consigliere come te e non ha alcun potere né alcun diritto di parlarti in un certo modo. Non è nessuno… le sue parole sono aria” e consiglia di “portare con te qualcun altro”. La Ferraresi cerca di proteggersi: “tranquilla lo registro”.

“Mi fa davvero venire la muffa – insiste Y -. Se ti minaccia o usa toni inappropriati, segna tutto e scrivi una mail denunciando l’accaduto! Bisogna scardinare questi sistemi. Tu stai solo portando avanti istanze dei cittadini”. “Certo – replica Ferraresi – ma tanto, credimi, ad Alan non frega un c….. È informato”.

Il giorno dopo si aggiunge alla conversazione via chat anche Z: “ma che c…., si è montato la testa. Ma chiedigli a che titolo ti vuole parlare”. “È chiaro – risponde Ferraresi -, sarà stato il Naomo, che da solo non riesce ad affrontarmi perché è un vigliacco, e manda avanti il soldatino”.

“Ma come c….o pensano di andare avanti? – si chiede Y – Come in una dittatura?”. “Se non mi dispiacesse come leghista – aggiunge Z – e per Salvini, mi augurerei che perdessimo la Regione perché calano i voti a Ferrara. Cosa che credo sia probabile”. “La penso come te – concorda Y -. Ci sarà di sicuro comunque un calo di voti, ma non so quanto interesserà. Tanto la poltrona per cinque anni c’è”. “Speriamo che cada prima dei 5 anni – incalza Ferraresi -. Non meritano di governare. Davvero”.

Anna Ferraresi chiude promettendo maggiori informazioni l’indomani. “Comunque ragazzi – conclude -, questi leghisti non sono il nuovo che avanza, ma il marcio”.

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