Lettere al Direttore
20 Ottobre 2019

Disabilità, per le dimissioni chiedete a Lodi

di Redazione | 4 min

Vorrei rispondere al sig. Fausto Bertoncelli che scrive, in data lunedì 2 settembre, “il sig. Vezzani Paolo in campagna elettorale, sui social e a mezzo stampa locale, ha sempre sostento che una volta eletto avrebbe portato in consiglio la disabilità, mettendosi al servizio delle Associazioni Disabili del territorio. La scelta di dimettersi oltre a tradire la fiducia di chi lo ha votato (…)”.

Ora io non ho tradito nessuno, in primis per le mie dimissioni dovete chiedere spiegazioni al vicesindaco Lodi. E poi è vero che la mia associazione è a Bologna, ma non è stato corretto nel dire dove e di cosa si occupi: la Arcs onlus è ubicata presso la terza clinica ortopedica a indirizzo oncologico dell’istituto ortopedico Rizzoli.

Il sottoscritto è sempre al servizio dei disabili e loro famiglie: attenzione quando dico disabili dico tutti ma proprio tutti che stando ai dati del 2015 sono 283.000 e un totale di 4.500.000 in tutta italia. Preciso anche che la nostra onlus opera su tutto il suolo italiano e anche internazionale.

Io non sono un traditore e respingo al mittente tali accuse, chi ha tradito non sono di certo io ma altri.

Mi fa piacere che il sig. Bertoncelli si muova adesso perché dai dati in mio possesso, a parte le passerelle, tutti i disabili di Ferrara lamentano in lei una carenza, cosa che invece in me vedono e continuo a portare avanti a prescindere dalla politica.

Perché se non erro era lei che tempo fa mi disse che né ai suoi né tanto meno ai nuovi della disabilità poco importa.

Vede io non mi sono pavoneggiato nel dire che Ferrara è la città più accessibile, perché ribadisco il fatto che lei e il governo precedente in oltre 30 anni non avete fatto nulla o poco più, diciamo meno del compitino.

Vuole un esempio? Eccolo: abito nella frazione fuori Ferrara e se volessi venire in città, o prego il buon Dio ma purtroppo ahimè a parte una benedizione non va più in là, o non riesco accedere al servizio pubblico perché non ci sono fermate autobus accessibili e tanto meno autobus accessibili per tratte extraurbane.

Famiglie con a carico figli autistici lamentano carenze e mancanze di ogni tipo, io mi sento con loro spesso. Un cieco e se è pure sordo non ha il percorso tattile e il sistema brille per poter sapere come è fatto il castello di Ferrara.

Io non riesco ad accedere al ponte che divide Ferrara da Santa Maria Maddalena perché l’allora assessore Modonesi quando lo ha inaugurato non si è accorto che un disabile non riesce a percorrerlo perché non vi è una rampa.

Addirittura in una nota pizzeria che lei frequenta molto spesso il bagno non è norma di legge.

In più forse lei non lo sa ma ci sono uffici del Comune che io stesso faccio fatica ad accedervi, lei proprio non riuscirebbe in quanto a differenza mia non può muovere le gambe quindi uno scalino da oltre 30 cm non riuscirebbe da solo ma solo aiutato.

Io sono disabile dal 2015, se voglio essere preciso, anno in cui abbiamo tolto un condrosarcoma e abbiamo tolto mezzo bacino e rimesso uno nuovo con stampa laser 3D. Poi anno dopo per recidive abbiamo tolto completamente la gamba.

Per non parlare degli stalli disabili occupati all’ospedale di Cona. Dov’era in tutto quel periodo dal momento che lei è disabile da più tempo di me? Nessuno sapeva del problema? O forse parlare di disabilità è come parlare di mafia? Ci vuole coraggio per parlare di cancro e di disabilità in generale.

Potrei continuare ma mi fermo qui, io continuo ad aiutare tutti, chiunque ne abbia bisogno e ne necessiti. Se non fosse così a Natale non uscirebbe il mio libro autobiografico che parla di cancro e di aiuto, quindi se vorrà le consiglio di leggerlo e se vorrà in futuro le faccio un mio autografo. Perché io cerco di parlar meno di me e portare aiuto concreto perché delle nostre controversie non interessa nessuno, perché c’è bisogno di fatti, il resto lo lascio agli altri che sono più bravi di me.

Io resto tra gli ultimi per strada senza nulla chiedere e nulla voler in cambio. Augurando un buon lavoro a lei e a tutte le persone che leggeranno questa lettera auguro tanto tempo nella vita

Paolo Vezzani, segretario nazionale Arcs Onlus ed ex consigliere comunale Lega

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