Economia e Lavoro
20 Gennaio 2020
L'azienda gestisce alcuni appalti sia privati che pubblici nel settore dell'energia, i dipendenti sono senza stipendio da ottobre

La Olicar dichiarata fallita. I lavoratori da mesi senza paga

di Daniele Oppo | 2 min

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Primo Maggio con la Fiom. “I lavoratori devono decidere sul proprio futuro”

Dici Primo Maggio ed è subito “rivolta sociale” la parola che sceglie il segretario generale Fiom Cgil-Ferrara Stefano Bondi per descrivere in che cosa consiste la festa dei lavoratori anche quest’anno. E ci tiene a specificare che il significato che attribuisce a questo concetto è rigorosamente democratico, ovvero che a partire dai referendum dell’8 e 9 giugno “si potranno cambiare concretamente le cose"

È del 10 gennaio scorso la dichiarazione di fallimento della Olicar Gestion Srl, azienda che si occupa di manutenzione e servizi energetici con in gestione alcuni appalti anche nel Ferrarese. Un fallimento passato in sordina in terra estense, nonostante già a ottobre i sindacati avessero dichiarato lo stato d’agitazione permanente per il mancato pagamento degli stipendi ai lavoratori.

Allora il salario mancava da giugno, oggi – per chi è rimasto – manca da ottobre: niente paga base, niente tredicesima, niente quattordicesima. Nulla e con in più il pesante addensarsi di nubi sul proprio futuro. Certo, nel frattempo molti dipendenti sono andati via, l’appalto per la manutenzione degli impianti elettrici all’ospedale di Cona, il sostanzioso nella provincia, è passato di mano per garantirne la continuità e in servizio sono rimasti in quattro, alcuni distaccati in altre sedi, ma il problema per loro rimane: gli stipendi latitano da mesi.

“Sono molto arrabbiato – confessa uno di loro  a Estense.com -, a Ferrara le cose sono andate male, l’azienda non ci mette nelle condizioni di lavorare, siamo rimasti senza luce, senza acqua, senza linea telefonica, senza le carte carburante per poter raggiungere gli impianti. Abbiamo addirittura lasciato al freddo una casa di riposo e un condominio”.

E a questo si è aggiunto il silenzio degli ultimi mesi e giorni, compreso quello sul fallimento sancito dalla sentenza del tribunale di Asti datata 10 gennaio e depositata in cancelleria il 13. Dal 2017 la società era controllata dalla Manital Idea di Ivrea, anch’essa però coinvolta in una fase di ristrutturazione interna. Il giudice ha disposto per il 6 aprile l’adunanza dei creditori per l’esame del passivo.

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