Si arricchisce di due nuovi capitoli la vicenda del comandante della Compagnia dei carabinieri di Copparo denunciato dalla Cgil per violenza privata, minacce e interruzione di pubblico servizio.
Sul fatto arriva infatti una seconda interrogazione parlamentare, questa volta alla Camera, presentata dai deputati di Leu Stefano Fassina e Nicola Fratoianni, mentre il sindacato chiede al sindaco di Copparo Fabrizio Pagnoni e a quello di Ferrara, nelle vesti di presidente della Ctss, se e come abbiano agito per evitare altri situazioni simili.
Il 10 gennaio Fassina e il cofirmatario Fratoianni hanno depositato un’interrogazione a risposta scritta ai ministri della Difesa e della Salute molto simile a quella già presentata dai colleghi di partito al Senato. In sostanza, rifacendosi alla ricostruzione che la Cgil – sulla scorta dei verbali redatti dagli operatori dell’emergenza – ha fatto dell’intervento del 118 in caserma l’11 settembre scorso per assistere un arrestato, chiedendo ai ministri se siano a conoscenza dei fatti e se “non si ritenga necessario e doveroso verificare lo stato di attuazione delle procedure di collaborazione tra forze dell’ordine e personale sanitario in modo da garantire la piena e corretta operatività”.
La Cgil di Ferrara, tramite il suo segretario generale Cristiano Zagatti e quello del Funzione pubblica Natale Vitali, il 13 gennaio ha invece inviato una lettera formale all’indirizzo del sindaco Pagnoni e del presidente della Conferenza territoriale socio sanitaria Alan Fabbri chiedendo se si siano attivati per verificare la corrispondenza al vero di quanto denunciato e “quali interventi per evitare l’interruzione di pubblico servizio a garanzia del diritto alla salute della popolazione ferrarese tutta, del diritto alle cure di ogni singolo cittadino e a garanzia dell’esercizio professionale di ogni operatore, sia esso sanitario o impiegato nelle forze dell’ordine”.
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