di Clelia Antolini
Sabato 11, alle 17, ritornano gli appuntamenti con Il cammino infinito della musica, nella sua seconda edizione presso il Ridotto di Teatro Comunale Claudio Abbado.
La programmazione, ancora una volta diretta dal maestro Hugo Aisemberg, organizzata dall’Associazione Astor Piazzolla, in collaborazione con il Teatro Comunale e Ferrara Musica, prevede quattro incontri, sempre pomeridiani e sempre di sabato, a cadenza mensile, fino al 18 aprile.
Aprirà la rassegna proprio Hugo Aisemberg con Piazzolla secondo Aisemberg. Il pianista, che ha dedicato ben 50 anni di onorata carriera musicale allo studio del compositore argentino, e che ha saputo portare il tango nell’ambito classico ricevendo in dono, proprio da Piazzolla stesso, molti arrangiamenti originali, presenterà il suo primo libro, con cd, in occasione del concerto dell’11 gennaio.
Segue un altro importante appuntamento ‘in famiglia’ per il pianista: con Eterno Schubert, Aisemberg salirà sul palco assieme ad Aloisa (voce), Juan Lucas (viola) ed Irene (piano), i suoi 3 figli. Ad accompagnare la famiglia Aisemberg in questo omaggio a Schubert, anche il clarinettista ferrarese Fabio Bonora.
Sabato 7 marzo sarà il turno del compositore Marco Fumo, per la prima volta a Ferrara. Fumo studia da tempo il rapporto tra la musica afroamericana e quella ‘classica’ per sottolineare l’apporto fondamentale che la prima ha saputo garantire allo sviluppo della seconda. Dal ragtime alle sonate, Fumo presenterà Reflections, il suo ultimo lavoro discografico.
Ultimo, in ordine cronologico, l’appuntamento con i fratelli Pham, parigini di origine vietnamita. La grande musique française, secondo Vinh e Tuyet Pham, il 18 aprile, sempre alle 17.
Una programmazione di grande qualità per l’ennesima collaborazione tra i Maestro Aisemberg ed il Teatro Comunale, che ha radici molto più profonde delle due edizioni della rassegna Il cammino infinito della musica.
“Tentiamo da tempo, con le nostre collaborazioni, di annullare la separazione tra la cosiddetta musica ‘classica’ e quella popolare – spiega il Maestro Aisemberg -. Cosa significa popolare? I compositori si ispirano da sempre alla musica del popolo. La musica è una sola. Nel 1966 fui il primo musicista classico a voler presentare il tango nel mio ambito, quando nessuno si azzardava a farlo. Il tango non era ben visto, né presupponeva grandi doti musicali alle sue origini, ma pian piano si trasformò in un fenomeno di portata mondiale. Oggi, come ogni forma musicale ‘popolare’, va vissuto e studiato con dedizione per poter essere rappresentato, riprodotto e rivisitato al meglio”.
“Il Teatro Comunale ringrazia ancora una volta il maestro – sottolinea Dario Favretti -. Sono 10 anni che vive questa virtuosa collaborazione, frutto anche della grande generosità di Hugo Aisemberg che ha voluto affiancarci anche quando non poteva essere ricambiato economicamente”.
Conclude l’assessore Marco Gulinelli: “Una collaborazione ben rodata, di ottima qualità. Questa è sicuramente un’eredità sulla quale non si trova nulla da dire. L’intento di questa amministrazione è quello di portare avanti questa collaborazione, cercando di farla emergere il più possibile, coinvolgendo sempre più pubblico e cercando di sensibilizzare maggiormente i giovani”.
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