Politica
7 Gennaio 2020
Nel gruppo Facebook creato da leghisti offese impronunciabili contro ebrei, migranti e politici

Più che di Sardine, i Pinguini estensi si nutrono di odio

Pinguini Estensi
di Marco Zavagli | 4 min

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Dalla parte degli invisibili

C’è una Ferrara invisibile che vive tra noi e che solo in pochi intercettano nella sua grande ricchezza ma anche nella propria disperazione. Sono i minori stranieri che mangiano, dormono, camminano tra noi senza che la città abbia la sensazione che esistano, salvo se compiono furti, danni o autolesionismi

Corecom. L’unico che continua a negare l’evidenza è Mazzatorta

L'intervento di Davide Nanni. L’unico che continua a negare l’evidenza dei fatti è Sandro Mazzatorta, direttore generale del Comune di Ferrara. Dopo aver cercato, inutilmente, di convincere il Co.re.com. che sui canali comunicativi del Comune non vi sarebbe mai stata “alcuna commistione tra elementi istituzionali ed elementi a scopo propagandistico-elettorale"

L’immagine di copertina del gruppo I Pinguini estensi

Battute contro gli ebrei, lanciafiamme contro i migranti, auguri di morte al Presidente della Repubblica, offese impronunciabili contro Carola Rackete, Ilaria Cucchi, Fabio Anselmo. C’è tutto quello che il degrado umano può generare nel gruppo facebook de “I pinguini Estensi”, la risposta locale alle Sardine.

La combriccola di ispirazione salviniana conta al momento in cui scriviamo ben 4936 membri.

Il gruppo è stato creato a novembre da Sergio Tracchi, l’edicolante ferrarese amico e simpatizzante del vicesindaco Nicola ‘Naomo’ Lodi, che già amministrava la pagina “Ferrara Real Time”, anch’esso orbitante nella galassia di fede leghista.

Con Tracchi ci sono compagni di merende dell’avventura di Ferrara Real Time, come l’attivissima Raffaella Breveglieri, leghista già tra i protagonisti dell’ultimo shitstorming contro Estense.com. Tra i nomi c’è anche quello di Paolo Pennini, ex attivista del M5S e candidato alle comunali nella lista civica di centrodestra Ferrara Cambia di Andrea Maggi.

Al grido di “Ai Pinguini Estensi, le sardine piacciono… specie fritte in padella!”, che apre la sezione informazioni, si sciorinano migliaia di post con annessi migliaia di commenti. Molti dei quali difficilmente collocabili all’interno di un consesso umano.

Il gruppo è chiuso e l’adesione vidimata attentamente dal nugolo di amministratori. Nove amministratori che però non sono altrettanto attenti nello scremare le frasi di odio e violenza inaudita che infestano la pagina.

Anzi, se qualcuno si permette di far notare che qualche parola è decisamente sopra le righe o che si potrebbe utilizzare un filtro più scrupoloso viene subito bannato.

Dell’esistenza di questa sacca d’odio virtuale siamo venuti a conoscenza grazie al materiale che ci è stato fornito da Valerio Aldighieri, attivista M5S, che è riuscito a iscriversi al gruppo prima di essere allontanato proprio per aver fatto rimostranze sulla violenza verbale dei commenti.

Veniamo dunque ai contenuti. Per esigenze di spazio e di tempo proponiamo solo una piccola parte dei 7524 post pubblicati nel gruppo in 28 giorni.

I bersagli principali sono migranti, personaggi di sinistra o ritenuti tali, ebrei. La palma di più odiata probabilmente la conquista suo malgrado Ilaria Cucchi. Ad aizzare in un caso la folla di haters è una degli amministratori, Paola Romani, che pubblica la foto della donna sul lettino di ospedale dopo un malore scrivendo “piccolo spazio pubblicità”.

L’obiettivo è presto raggiunto: “ti venga un cancro a te e tua mamma”; “staccate la spina a questa m***a”; “il male non si augura a nessuno, ma qualche eccezione…, spero in qualcosa di… così la togliamo dai c******i”, “un bel clistere con olio di ricino a tutto passa”; “sta z*****a che ha messo al mondo uno spacciatore di m***a”; “ha preso quello che seminava”; “quella schifosa che sta ridendo della morte del fratello”; “bruciarla col gpl”; “quanto sei c*****a, goditi i soldi di quel d*****o di tuo fratello”; “c***o di donna”; “speriamo che anche il figlio si droghi”.

Viene poi un post che la ritrae con il compagno, l’avvocato ferrarese Fabio Anselmo, accompagnata da commenti di stampo incestuoso che giocano con la differenza di età tra i due. Sempre su Anselmo si trova anche un altro commento che sicuramente sarà materia di discussione, e condanna, in tribunale: “è il numero uno dei delinquenti, mangiasoldi a tradimento, una z***a di uomo, non ha mai difeso un innocente, anzi li ha fatti condannare”.

Ce n’è anche per il capogruppo del Pd Aldo Modonesi, “uomo inetto e demente”, reo di aver pubblicato un post dopo che il Tribunale dei minori di Bologna aveva affermato che non esisteva alcuna anomalia nel cosiddetto ‘sistema Bibbiano’.

Non mancano le offese ad Estense.com, “un giornale di m***a in cui ci lavorano giornalisti del c***o”.

Nel mirino anche il busker delle bolle di sapone, accusato dalla Lega di essere un aggressore dei centri sociali: “sedia elettrica o lanciafiamme, cosa preferisce questo elemento?”.

Bersaglio gettonatissimo è anche Carola Rackete, capitana della Sea Watch 3: “Una cessa che ci ha scaricato m***a umana, “una infame” che dovrebbe “annegare”; una “grandissima p*****a” che “deve morire”, alla quale vorrebbero “strappare tutti quei capelli”. In una foto in cui è ospite da Fabio Fazio, l’occasione diventa buona per “ammazzarli entrambi”.

A uno dei fondatori delle Sardine, Mattia Santori, gli si augura a lui e famiglia “un frecciarossa frontale”. Mal che vada “sparati”.

Auguri di morte piombano anche su Mattarella (“eliminati f****a”, “m*******a”, “per me puoi crepare domani infame, mafioso, massone”), Di Maio (“che ti venisse un cancro infame”), Monti e Fornero (“un cancro collettivo famigliare”), Beppe Grillo (“impiccati demente”), Renzi (“impiccati m***a”), il premier Conte (“maiale muori male”), Vauro (“muori testa di c***o, fai un piacere all’umanità muori”), un gruppo di parlamentari 5 Stelle (“impalati dai n***i”).

Vengono poi numerosi articoli e foto con migranti, “risorse che vanno sterilizzate”, per i quali uno sostiene “la soluzione finale: bruciamo tutti zio can. Frusta e sale, acido caldo e plotone di esecuzione”. Altri preferiscono “lanciafiamme tutta la vita”.

In un articolo che riporta l’incendio incendio a Torino al centro di permanenza per il rimpatrio compare subito un “lasciateli bruciare”.

Per evitare ogni dubbio, due donne mettono subito in chiaro che “sì sono razzista e me ne fotto di sti n***i assassini, sono razzista me ne vanto n***i schifosi, esseri inutili senza cervello da bruciare tutti”.

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