Giovanni Lenzerini lascia dopo quasi vent’anni il Comune di Ferrara. Per lui si aprono le porte di una nuova avventura a Carpi, in provincia di Modena, dove ricoprirà il ruolo di dirigente del settore “Restauro, cultura, commercio e promozione economica e turistica” del Comune.

L’incarico è stato deliberato ieri dalla giunta emiliana, confermando le valutazioni espresse dalla Commissione dopo la selezione dei curriculum pervenuti e i colloqui svolti.

Lenzerini sarà assunto con un incarico a tempo determinato (ex art. 110 del D. lgs. 267/2000) dal 7 gennaio 2020 fino al 30 giugno 2024 (e comunque sino alla scadenza del mandato elettivo del sindaco Alberto Bellelli).

Ferrarese, 56 anni, l’ormai ex dirigente di Ferrara Tua si è laureato a Bologna in Scienze Politiche, indirizzo economico. È stato dirigente del Comune di Ferrara dal 2000 al giugno scorso, ricoprendo fra gli altri l’incarico di capo di gabinetto del sindaco, responsabile del Settore Cultura e di importanti istituzioni ferraresi quali Castello Estense, Museo della Cattedrale, Musei d’Arte Antica e “Holding Ferrara servizi srl”. In queste vesti ha seguito e curato manifestazioni di respiro nazionale e internazionale.

All’avviso ricognitivo, che richiedeva la laurea e un’esperienza almeno quinquennale da dirigente, aveva risposto una quindicina di candidati da varie città.

Lenzerini lascia quindi la sua città dopo aver servito l’amministrazione con tre sindaci diversi. Prima con Gaetano Sateriale, poi con Tiziano Tagliani e alla fine con Alan Fabbri. Con questo trasferimento il dirigente ha preferito cambiare città ed evitare quel clima estremamente pesante che gli era stato creato attorno in Comune negli ultimi tempi, tra accuse e ‘sgambetti’. Ultima in ordine di tempo l’attacco del portavoce del sindaco Michele Lecci che imputava ai vertici di Ferrara Tua una sorta di boicottaggio nello sfalcio dell’erba.

A quelle accuse aveva preferito replicare con il solito garbo istituzionale: “reputo che sarebbe scorretto da parte mia, almeno nella fase attuale, replicare all’Ente di cui faccio parte con le le stesse modalità utilizzate dal portavoce del sindaco”.