(foto d’archivio)
Non solo non è soddisfatto della risposta tardivamente ricevuta, ma addirittura conterrebbe informazioni che confermano i sospetti. Aldo Modonesi, capogruppo del Pd in Consiglio comunale, punge ancora il vicesindaco Nicola Lodi e con lui il sindaco sull’ormai famigerato volo del drone durante le operazioni di sgombero del campo nomadi di via Bonifiche.
“Per l’ennesima volta spiace constatare come siano disattese le risposte (e le tempistiche di risposta) alle interpellanze dei consiglieri comunali”, scrive Modonesi nella sua richiesta di integrazioni rivolta al sindaco Alan Fabbri.
Il documento ricevuto, rileva il consigliere di minoranza, “non risponde puntualmente alle richieste avanzate nell’interpellanza”, ma addirittura sembra avere l’effetto opposto rispetto a quello desiderato dall’autore, ovvero “illustra in modo chiaro e puntuale come l’utilizzo del drone per le riprese della demolizione e bonifica del campo sosta di via delle Bonifiche sia avvenuto disattendendo le norme che regolamentano l’impiego degli Apr (aeromobile a pilotaggio remoto, ndr) e soprattutto in violazione delle norme che disciplinano l’utilizzo degli Spazi Aerei”.
Innanzitutto, spiega Modonesi, “si fa riferimento al Regolamento mezzi aerei a pilotaggio remoto edizione 2, dove, indipendentemente dal fatto che attualmente è in vigore l’edizione 3, è espressamente escluso il sorvolo da parte degli Apr di Infrastrutture sensibili” e “si fa enorme confusione tra le norme che disciplinano il sorvolo dei centri abitati e quindi anche della città di Ferrara e l’istituzione di un’area in cui è vietato il sorvolo, costituita da un volume che racchiude il petrolchimico indicata nell’Aip – LIP52 come area tecnologica”.
Secondo l’ex assessore, la stessa normativa richiamata solo parzialmente dal vicesindaco (Atm del 24 maggio 2019), prevede che le operazioni di volo del drone in questione (di massa inferiore ai 25 kg) sia consentita senza riserva ma solo al di fuori di spazi aerei controllati, salvo deroga espreassa da pare dell’Enac. E l’area dell’ex campo nomadi “è ricompres[a], come dovrebbe essere noto, nella LIP52, cioè uno spazio aereo in cui è vietata ogni attività di volo”.
E così il consigliere Pd non può che rinnovare le precedenti richieste: chi era il pilota? Chi ha autorizzato il volo?
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