Attualità
5 Dicembre 2019
Il convegno nazionale ospita docenti e ricercatori  per approfondire diverse tematiche connesse al vivere urbano e al "fare città"

Antropologia applicata, Ferrara diventa il ‘quartier generale’ degli studiosi

di Redazione | 3 min

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Grazie al recente bando regionale per la Rivitalizzazione e il Ripopolamento dei Centri Storici nelle zone colpite dal sisma, il Comune di Ferrara è stato designato destinatario di un finanziamento sostanziale pari a 700.000 euro complessivi. Questo finanziamento ha come obiettivo l’accelerare la ripresa e incoraggiare l'attività economica e sociale nelle aree colpite dal disastro naturale

Dal 12 al 14 dicembre a Ferrara si riuniranno docenti, ricercatori e studiosi della Siaa (Società Italiana Antropologia Applicata) per dare vita alla settima edizione del convegno “La città. Antropologia applicata ai territori” e si propone di indagare diverse tematiche connesse al vivere urbano e al “fare città”.

Per illustrare nel dettaglio i contenuti e i relatori che animeranno il prestigioso convegno nazionale, si è svolto mercoledì 4 dicembre in residenza municipale un incontro con i giornalisti e gli interventi dell’assessore comunale ai Rapporti con Unife Alessandro Balboni e del docente di Antropologia del Dipartimento di Studi Umanistici Unife Giuseppe Scandurra, coordinatore del convegno, accompagnato dallo staff organizzativo formato da studenti universitari tirocinanti (Maxime Eyssidieux, Antonia Strizzi, Elena Cudini) e Laura Lepore (Settore Servizi alla Persona Istruzione Formazione del Comune di Ferrara)

“E’ per me un vero piacere accogliere e ospitare il VII convegno italiano di Antropologia applicata – ha affermato in apertura l’assessore Balboni -, l’ateneo di Ferrara è infatti conosciuto a livello nazionale e quindi è importante saper valorizzare i ruoli e le competenze dei professori e dei dipartimenti che operano anche promuovendo culturalmente la nostra città. Con il professor Scandurra è nata subito un’ottima intesa, perché questo convegno darà qualità alla formazione e nuovi risvolti accademici sul piano dell’antropologia, grazie anche al coinvolgimento di numerosi e prestigiosi ospiti, quindi – ha concluso Balboni – avremo l’occasione di dimostrare quanto Ferrara sia attenta al mondo accademico, ma anche all’ospitalità turistica”.

Il convegno si svolgerà in più di venti sedi del centro storico estense. Parteciperanno circa 200 relatori, italiani e non, presentando interventi articolati in oltre venti conferenze, sei workshop, quattro tavole rotonde, una rassegna di film e documentari, due mostre fotografiche, tredici presentazioni di libri e una serata di “conferenza teatrale” in collaborazione con Ferrara Off. Oltre ai 150 soci Siaa si contano già più di 500 iscritti e iscritte.

Durante le mattine di giovedì e venerdì presso la Sala Estense si terranno le Lectio Magistralis a cui prenderanno parte: Alessia de Biase, architetto-urbanista e antropologa (Université de Paris-La Villette), con un intervento sulle città da ereditare e immaginare; Ayse Caglar (University of Vienna), che parlerà di migrazione e trasformazione urbana (intervento in inglese) e Antonino Colajanni (presidente onorario Siaa), il quale interverrà con una prospettiva storico-antropologica su indios e città dell’America Latina.

I pomeriggi saranno densi di conferenze, tavole rotonde e workshop che coinvolgeranno studiosi di diverse discipline, professionisti, operatori e attori del territorio, nel confronto su diversi temi: dai legami fra città, pianura e montagna, soffermandosi sul passato, la storia, l’arte e la memoria, fino alle migrazioni, all’educazione e alla scuola, passando per le questioni dello spazio fisico urbano e quelle della sanità e del sociale, con dei focus anche sull’invecchiamento della popolazione e sulle calamità naturali. Inoltre verrà presentata presso l’auditorium Santa Lucia in via Ariosto la “Rassegna di etnografia e cinema” – cineforum di documentari e cortometraggi – e un documentario di studio sul rapporto fra bambini e città nelle metropoli messicane.

Durante la serata di giovedì 12 dicembre, a partire dalle 19, si terranno le presentazioni di tredici volumi in diversi spazi della città (librerie, locali e altro) che permetteranno, in dialogo con gli autori, di continuare ad approfondire le tematiche del convegno. Sempre nella stessa serata, alle 21 al Teatro Off, si svolgerà una conferenza-performance di Wu Ming 1 dal titolo “Blues per le terre nuove”, durante la quale si parlerà del Delta del Po, legando storia e attualità: la perenne lotta tra terra e acqua, da Alfonso II d’Este al riscaldamento globale. Qui il programma nel dettaglio.

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