Cento
29 Novembre 2019
Imputati il proprietario di casa e il geometra che ha redatto la pratica Mude. Le difese chiedono l'assoluzione e il rimborso delle spese di giudizio al Comune di Cento costituitosi parte civile

Fondi per il tetto caduto dopo il sisma, la procura chiede due condanne

di Daniele Oppo | 1 min

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(foto d’archivio)

Cento. Un anno e tre mesi di reclusione per il geometra che ha redatto la pratica Mude e un anno per il proprietario della casa. Sono queste le richieste di pene avanzate dalla procura a carico di due persone imputate per tentata truffa nell’assegnazione dei fondi post-sisma.

Il fatto riguarda la richiesta di fondi per il crollo del tetto di un’abitazione avvenuto alcuni anni dopo il terremoto del 2012 e, secondo gli inquirenti, in maniera slegata da questo.

Nell’udienza di giovedì (28 novembre) ci sono state la requisitoria del pm (la vpo Elisa Bovi in aula) e le arringhe delle difese e della parte civile (il Comune di Cento che tramite l’avvocato Alessandro Montanari ha chiesto la condanna a risarcire i danni con una provvisionale di 10mila euro).

Le difese (l’avvocato Gianni Ricciuti per il proprietario e l’avvocato Fabio Pellacani di Modena per il tecnico) hanno chiesto l’assoluzione e la condanna alle spese per la parte civile.

Il giudice Vartan Giacomelli ha rinviato ha rinviato per repliche e sentenza al 17 dicembre.

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