Berra. Dopo la segnalazione e le proteste del 7 ottobre scorso per una morìa di pesci nel canale Fossa Lavezzola a Berra, il fenomeno a distanza di quasi due mesi si ripete, questa volta in località Alberone all’altezza di via Biscarra.
A denunciare la situazione è una guardia giurata ittico volontaria associata a Fipsas Ferrara, (Federazione Italiana Pesca Sportiva e Attività Subacquee), Alex Beccati,che riferisce di un canale “quasi completamente privo d’acqua, quella poca presente è inquinata, al suo interno tutti i pesci sono morti, anche quelli di grossa taglia, segnale che l’inquinamento è stato intenso”.
Ci sono quindi “migliaia di cadaveri sparsi lungo il letto del corso d’acqua che, con le temperature eccezionali di questo novembre, iniziano a emanare un odore terribile di marcescenza, marcendo diventeranno come solito covo di malattie, e produrranno un inquinamento ulteriore delle acque, sottraendovi ossigeno. Nessuna specie è stata risparmiata: Carpa, Carpa Erbivora, Siluro, Brema, Lucioperca, tutto completamente morto”.
La segnalazione è stata prontamente inoltrata il 24 novembre ad Arpae e da essa si attendono ora gli esiti delle analisi. “Il mondo della pesca sportiva e dell’associazionismo ambientale – spiega Alex Beccati – lamenta sempre le stesse gravi lacune nella tutela del territorio e dei corsi d’acqua della nostra provincia. I nostri corsi d’acqua, specialmente i piccoli canali, vengono trattati come fogne a cielo aperto, come se non ospitassero la vita, come se non fossero utilizzati per l’irrigazione dei campi con i quali coltiviamo il nostro cibo, come se a nessuno che gestisce il territorio o rappresenta la pubblica amministrazione importasse”.
“Decine e decine di articoli di giornale sono stati pubblicati – prosegue – decine sono state le segnalazioni agli organi competenti e troppo spesso si è risolto tutto in nulla di fatto, ovvero con il colpevole che non viene individuato. Sembra che ogni segnalazione effettuata dalla cittadinanza attiva sia inutile, dobbiamo forse arrenderci e abituarci ad avere fogne a cielo aperto, che portano i liquami e gli scarichi delle città al mare come gli stati del terzo mondo?”
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