Attualità
22 Novembre 2019
Cerimonia per la patrona dell'Arma. Perego: “L’azione quotidiana dei carabinieri come la contemplazione delle suore di clausura ci indicano le strade della vita cristiana: silenzio, preghiera, impegno e servizio”

Virgo Fidelis, il vescovo ai carabinieri: “Dedizione esemplare per il bene comune”

di Redazione | 3 min

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Una basilica gremita di carabinieri e autorità, ma anche di civili e bambini, per le ricorrenze della “Virgo Fidelis”, del “78° Anniversario della Battaglia di Culqualber” e della “Giornata dell’Orfano dei Carabinieri” celebrate alla basilica di San Giorgio dall’arcivescovo Gian Carlo Perego di fronte, tra gli altri, alle istituzioni rappresentate dal sindaco Alan Fabbri e dal prefetto Michele Campanaro.

“L’Emilia Romagna – dichiara il monsignore durante l’omelia – è la Regione con il maggior numero di stazioni dei Carabinieri, presenti anche in piccole nostre comunità a fianco delle nostre chiese parrocchiali. In questa giornata vogliamo ringraziare il Signore per questa compagnia, che si traduce anche in una leale collaborazione che esiste tra le nostre parrocchie, i nostri sacerdoti e i carabinieri, nell’interesse comune di ricercare la giustizia, educare alla legalità, tutelare i più deboli”.

La giornata è intitolata alla “Virgo Fidelis” che “è il nome con cui la Vergine Maria è divenuta patrona dell’Arma dei Carabinieri l’11 novembre 1949, data di promulgazione del Breve relativo di Papa Pio XII”.

“L’azione quotidiana dei nostri Carabinieri – continua il vescovo nell’omelia – come la contemplazione quotidiana delle nostre suore di clausura di tre monasteri ci indicano le strade della vita cristiana: il silenzio e la preghiera, l’impegno e il servizio”. “Forse – dice in un passaggio successivo – dobbiamo avere la capacità di rinnovare continuamente la testimonianza di questa gioia della presenza del Signore nella nostra vita, nel popolo di Dio, come ci ricorda Papa Francesco nell’Evangelii Gaudium. Una gioia che si rinnova nella preghiera, nella contemplazione del Signore – come ci insegnano le claustrali dei nostri monasteri – ma che trova una varietà di espressioni nei luoghi della vita”.

“In quella creazione che è scaturita dall’amore di Dio e che è una risorsa di vita, che i Carabinieri sono chiamati a tutelare – prosegue Perego – soprattutto nel territorio e nelle Oasi naturali del nostro Delta; in quell’attenzione ai più piccoli, agli ultimi, agli anziani, alle donne talora indifesi che trovano sicurezza e protezione dalla presenza dei Carabinieri; in quella apertura intelligente e collaborazione con il mondo della cooperazione e dell’associazionismo, del volontariato; in quella attenzione educativa alla legalità nel mondo giovanile e della scuola, fatta di testimonianze concrete e non di parole inutili e vuote che troppe volte riempiono discorsi anch’essi inutili e vuoti”.

“Credo – conclude – che anche la vita del carabiniere, con la sua lontananza spesso da casa, i sacrifici, le emozioni di situazioni difficili di vita e di morte, la mobilità sulle strade indichi una dedizione esemplare per il bene comune. Oggi, la celebrazione della Virgo Fidelis ci ricorda questa dedizione e fedeltà di Maria al Signore che è passata attraverso il silenzio e la contemplazione, ma anche attraverso la visitazione, la meditazione, l’azione quotidiana: esperienze che ricordano e motivano anche la vita del Carabiniere”.

Al termine della messa e della benedizione del vescovo tutti i presenti si lasciano andare a un lungo applauso.

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