Cronaca
22 Novembre 2019
Anche la vittima a processo: deve rispondere di favoreggiamento

Aggressione in centro, due tifosi della Spal condannati

aggressione via Contrari
di Daniele Oppo | 2 min

Leggi anche

25Aprile. “La libertà è come l’aria: ci si accorge di quanto vale quando comincia a mancare”

“La libertà è come l’aria: ci si accorge di quanto vale quando comincia a mancare, quando si sente quel senso di asfissia che gli uomini della mia generazione hanno sentito per vent’anni, e che auguro a voi di non sentire mai”. 

È con le parole di Piero Calamandrei – tra i padri fondatori della Costituzione – che il sindaco Alan Fabbri apre il suo intervento durante la celebrazione del 25 aprile, dopo l’alzabandiera e il picchetto d’onore. 

Morì sul lavoro in Borgo Punta. Si attende l’udienza preliminare

Si attende la fissazione dell'udienza preliminare del processo per l'incidente mortale in cui perse la vita Miz Mohamed Fawzy Abdou, operaio edile 36enne di nazionalità egiziana, impegnato in un cantiere per la ristrutturazione col Superbonus 110% di un palazzo in via Borgo Punta, al civico 187

aggressione via ContrariSono rimaste le lesioni aggravate, ma il giudice ha derubricato i reati principali di rapina ed estorsione in una più blanda violenza privata. Due tifosi della Spal se la sono così ‘cavata’ con una condanna in abbreviato a un anno e sei mesi di reclusione, con i benefici della sospensione condizionale della pena e della non menzione.

Il fatto per il quale erano a processo è quello avvenuto nella notte tra il 30 novembre e il 1° dicembre dello scorso anno, in occasione di Spal-Empoli, in parte ripreso anche da telecamere di sorveglianza. Un giovane che percorreva via Contrari e che indossava una cuffietta della Roma venne minacciato e derubato della stessa da parte dei due tifosi ferraresi (entrambi poi raggiunti da un Daspo). Lui provò a riprendersela una prima volta, ma venne spintonato e poi preso a pugni, al punto da rompergli il naso. Nonostante ciò riuscì a riprendersi il berretto. E fin qui la contestazione della rapina (e delle lesioni). Per la procura l’estorsione si sarebbe consumata poco dopo, nel parcheggio in piazza Ariostea dove i tre si ritrovarono – per la Digos dopo un pedinamento da parte dei tifosi spallini – e, sotto minaccia, il romanista venne costretto a cedere la cuffietta, poi ritrovata in casa di uno dei due.

La procura aveva chiesto per entrambi una condanna a 2 anni e 4 mesi di reclusione, mentre il giudice – che depositerà le motivazioni entro 45 giorni – sembra aver concordato con la posizione della difesa, almeno per quanto riguarda la qualificazione dei reati, considerati, come detto, violenza privata. Nel conto è entrato anche il risarcimento pagato dai due tifosi, che ha portato a un giudizio di equivalenza tra aggravanti e attenuanti.

Ma se questa fase del processo è conclusa, andrà avanti quella che riguarda proprio la vittima, accusata dalla procura di favoreggiamento per aver raccontato il falso o mezze verità agli inquirenti, di fatto ostacolando le attività d’indagine. Per lui è stato disposto il rinvio a giudizio.

Grazie per aver letto questo articolo...
Da 18 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.

 

OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:

Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com