La prof.ssa Alessandra Fiocca, del Dipartimento di Matematica e Informatica dell’Università di Ferrara, in un recente incontro tenutosi presso il consorzio di Bonifica Pianura di Ferrara, considerando la particolare interazione fra suolo e acqua che caratterizza il territorio ferrarese, ha commentato: “Dal 1989 alla facoltà universitaria ferrarese vi sono i corsi di ingegneria civile ambientale, elettronica informatica e meccanica (ma) non c’è ingegneria idraulica, una cosa che lascia decisamente perplessi”.
A questo proposito, ci preme sottolineare che l’attuale ordinamento di Ingegneria prevede una laurea triennale in ingegneria civile e ambientale e una laurea magistrale in ingegneria civile, oltre ad altri 5 corsi di studio nel settore industriale e dell’informazione. L’offerta è sicuramente ampia, tenendo conto dell’attuale corpo docente in servizio presso il Dipartimento di Ingegneria e della capacità di attrazione della nostra sede di studenti a livello locale, regionale e nazionale.
Nell’ambito della laurea triennale in Ingegneria civile e ambientale sono erogati i corsi di Idraulica ed Idraulica ambientale; nella laurea magistrale in Ingegneria civile, dove è previsto un percorso apposito dedicato agli aspetti idraulico-ambientali, si affrontano aspetti fondanti quali l’Idrologia, le Costruzioni Idrauliche, l’Idraulica Fluviale e Protezione Idraulica del Territorio, nonché aspetti specifici quali la Dinamica costiera, le Fonti Energetiche Rinnovabili (tra queste, l’energia idroelettrica), l’Ingegneria sanitaria-ambientale e le Tecniche di bonifica idraulica. Quest’ultimo corso è peraltro affidato, mediante una convenzione appositamente concepita tra Università e Consorzio di Bonifica, a tecnici del Consorzio di elevata qualificazione, riuscendo pertanto ad offrire una connotazione fortemente professionalizzante agli allievi ingegneri, che hanno modo di visitare cantieri e studiare situazioni reali, come non sempre è dato di poter fare in ambiente accademico.
Vi è dunque grande attenzione verso l’Ingegneria Idraulica nel nostro ordinamento degli studi, che non manca di focalizzarsi sugli aspetti in continua evoluzione, tenendo conto dell’effettiva richiesta del mondo del lavoro e dell’attenzione dei giovani ingegneri verso queste tematiche. Ciò non vuol dire che non vi sia spazio per un ulteriore miglioramento dell’offerta didattica, volgendosi verso ulteriori tematiche che, sebbene importanti, non trovano al momento la dovuta rappresentatività nell’offerta formativa.
Non in ultimo, si ricordano le numerose convenzioni che sussistono fra il Dipartimento di Ingegneria e gli enti preposti alla gestione e protezione idraulica del territorio: quella già menzionata con il Consorzio di bonifica, ma anche ulteriori collaborazioni con gli enti di gestione del servizio idrico integrato e con gli enti di pianificazione e tutela della sicurezza del territorio (ADPO, AIPO), nonché i progetti di natura internazionale; tutto ciò sintomo di una vivace attività e interazione con il territorio che il nostro Dipartimento sviluppa sulle tematiche connesse all’Ingegneria Idraulica.
In sintesi, l’osservazione della prof.ssa Fiocca è per noi un auspicio affinché le materie dell’Ingegneria Idraulica trovino sempre maggiore rilevanza e suscitino nei giovani ingegneri sempre maggiore attenzione, portando ad un ulteriore arricchimento dell’offerta didattica su questo settore, determinante per lo studio dell’interazione fra acqua e territorio.
Si auspica che altrettanta attenzione cresca nella società, nella politica e nella pubblica amministrazione, presupposto essenziale per rafforzare un percorso formativo nel quale l’Ingegneria Idraulica trova il suo ruolo fondamentale.
Prof. Stefano Alvisi (docente di Idrologia)
Dott. Valerio Caleffi (docente di Idraulica Ambientale)
Prof. Marco Franchini (docente di Costruzioni Idrauliche)
Dott. Leonardo Schippa (docente di Idraulica Fluviale e Protezione Idraulica del Territorio)
Prof. Alessandro Valiani (docente di Idraulica)
Prof.ssa Paola Verlicchi (docente di Ingegneria Sanitaria e Ambientale)