Attualità
8 Novembre 2019
Cartografia, Napoleone e ingegneria al centro dell'incontro del Consorzio di Bonifica

Perplessità per la mancanza a Ferrara di ingegneria idraulica

di Redazione | 2 min

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Un territorio creato e caratterizzato dall’opera ingegneristica dell’uomo ma che, paradossalmente, è sprovvisto di un apposito corso universitario. E’ l’importante riflessione emersa durante il primo degli Appuntamenti con la Bonifica, organizzato dal Consorzio di Bonifica Pianura di Ferrara nella bella cornice di Casa Romei con la quale si è creata una interessante partnership, cogliendo l’occasione per rivelare ai presenti un prezioso pezzo custodito al museo che testimonia il passaggi di Napoleone a Ferrara, personaggio che ha avuto un ruolo importantissimo nella cartografia estense.

Parlando de “Il territorio e le bonifiche tra Settecento e Ottocento” si è dunque analizzato il Catasto Carafa e la Carta Napoleonica, intrecciandole con l’attualità e la storia. “Il consorzio ha un immenso patrimonio archivistico, storia del territorio, del quale vogliamo dare la possibilità a tutti di conoscere e comprendere – ha detto Franco Dalle Vacche, presidente del Consorzio – cartografia di una precisione impressionante e, come nel caso del Catasto Carafa del 1779, il riferimento all’epoca per determinare la quota di contribuzione dei proprietari in un territorio costruito artificialmente dall’opera dei canali”. A spiegare la lunga storia estense legata alla formazione culturale degli ingegneri è stata Alessandra Fiocca del Dipartimento di Matematica e Informatica dell’Università di Ferrara che ha anche introdotto un’importante riflessione, alla luce del tanto lavoro e dei tanti studi che sono stati necessari per arrivare all’attuale situazione territoriale. “Dal 1989 alla facoltà universitaria ferrarese vi sono i corsi di ingegneria civile ambientale, elettronica informatica e meccanica – ha detto – non c’è ingegneria idraulica, una cosa che lascia decisamente perplessi”.

Strumenti importanti sono stati il Catasto Carafa del 1779 e la Carta Napoleonica del Basso Po del 1814, illustrati dall’ingegner Alessandro Bondesan, del Settore Sistema Informativo Geografico del Consorzio di Bonifica Pianura di Ferrara. “Carte di grande pregio e ricche di dettagli – ha aggiunto – che il Consorzio ha voluto digitalizzare per garantirne la conservazione ed una più facile consultazione. Cartografia che abbiamo anche georeferenziato ed entrata nel nostro moderno sistema geografico informatico territoriale che utilizziamo insieme alle più moderne tecniche e strumenti di rilevamento”.

In chiusura, Andrea Sardo, direttore del Museo di Casa Romei, si è collegato regalando uno spaccato di storia parlando di Napoleone Bonaparte a Piazza Ariostea svelando la sorpresa di possedere gli unici due frammenti superstiti della statua di Napoleone che era posta in cima alla colonna. “In un accordo di valorizzazione della memoria, abbiamo deciso di lavorare con il Consorzio organizzando questi incontri e la mostra Carafa visitabile fino al 6 gennaio – ha concluso Sardo – entrambi possediamo importanti memorie ed elementi di interesse in comune”.

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