Ilaria Baraldi
Monsterland, il grande evento di Halloween che oggi, giovedì 31 ottobre, porterà 10mila persona nei paraggi del Castello Estense sembra aver avuto qualche ritardo con il pagamento dei costi di affissione per le locandine sparse in giro per la città e sul quale il Comune sembra aver chiuso un occhio.
Ad accorgersi del fatto e segnalarlo con un’interrogazione è la consigliera comunale del Pd Ilaria Baraldi che ha notato che numerose locandine dell’evento erano prive del necessario timbro del Comune comprovante il pagamento dell’imposta a Ica.
La questione è però un po’ più profonda perché Baraldi aveva presentato dapprima, il 21 ottobre, una richiesta di accesso agli atti, allegando una foto di una locandina priva del timrbo scattata il 15 ottobre, nel tentativo di capire in autonomia se le cose fossero state fatte o meno in maniera regolare. Dalla risposta ricevuta dall’Amministrazione comunale pare potersi evincere che gli organizzatori hanno sì pagato l’imposta, ma lo hanno fatto esattamente il giorno dopo, il 22 ottobre, la sua richiesta di accesso agli atti.
Nei documenti consegnati, riporta la consigliera di opposizione, ci sono “la dichiarazione di esposizione pubblicitaria temporanea, effettuata dall’organizzatore dell’evento (Associazione Musicale Butterfly), che non reca né la data del deposito della dichiarazione né il numero di protocollo della autorizzazione/concessione del Comune per la pubblicità” e poi “l’attestazione del pagamento a Ica srl arrecante la data del 22 ottobre”.
Ecco allora che “fermo restando il pagamento dell’imposta in data 22 ottobre, pare evidente che esso sia stato tardivo, presumibilmente sollecitato dall’accesso agli atti, ad ogni modo avvenuto almeno 8 giorni dopo la fotografia che attesta la presenza di locandine senza timbro e la sollecitazione da parte di numerosi cittadini ad una verifica”.
Baraldi chiede così se tutto sia da considerare regolare, se vi sia stato un danno per le casse del Comune e come si comporterà l’Amministrazione ricordando “le innumerevoli occasioni nelle quali gli assessori [Nicola] Lodi e [Matteo] Fornasini hanno dichiarato che non si sarebbe tollerata nessuna forma di illegalità, che si sarebbe premiato il merito e non si sarebbero fatti favoritismi e che era finito il tempo degli ‘amici degli amici’”.
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