di Lorenzo De Cinque
Premio “Nicolò Copernico” per le scienze biomediche ad Angela Paggio, il premio “Giulio Natta” per la chimica al professore emerito Francesco Ciardelli e il premio speciale “Natta e Copernico” per la divulgazione scientifica assegnato a Discovery Science e ritirato da Cristiano Girola.
Come ogni anno ormai, sabato 26 ottobre è ritornato l’appuntamento a Palazzo Roverella con i Premi Giulio Natta e Nicolò Copernico che quest’anno giunge alla XVII edizione e vede come protagonisti giovani ricercatori distintisi per le loro ricerche.
Questo, un progetto che vuole mettere sempre più in contatto i giovani ricercatori con il mondo delle imprese e, commenta Giovanni Piepoli, presidente del Circolo dei Negozianti di Ferrara, “un’iniziativa che ospitiamo oramai da molti anni e che meriterebbe sempre di più un maggiore eco”. Presente anche il sindaco Alan Fabbri che commenta come questa iniziativa sia “un vero e proprio volano intellettuale per la città che si accompagna alla crescita del numero degli studenti dell’Università che attualmente supera i 24.000 immatricolati”. A prender la parola poi è la consigliera regionale Marcella Zappaterra che ribadisce come le scoperte dei ragazzi premiati oggi siano “così importanti che sicuramente, in futuro, influenzeranno le nostre vite”. Ma la ricerca, continua la consigliera, “deve essere accompagnata da una grande azione di divulgazione che riesca a rendere consapevole il grande pubblico”.
Il premio, inoltre, come afferma Paolo Govoni, Presidente della Camera di Commercio di Ferrara, “alimenta un sistema di relazioni, avvicina ricercatori e università al mondo del lavoro e questo non può che rappresentare un valore aggiunto per la nostra comunità”.
È proprio l’Università, infatti, il luogo dal quale questo percorso di ricerca nasce e si sviluppa e, come commentato dal prof Alberto Cavazzini, delegato del rettore di Unife, “la nostra università sta vivendo un momento di crescita tanto che, quest’anno, per i numeri, la si può far rientrare tra i grandi Atenei del nostro Paese”.
Ma tornando al premio, “è possibile considerarlo – afferma l’ingegnere Claudio Mingozzi, presidente della Filiera di Confindustria Emilia per la Chimica e la Farmaceutica – uno dei più rappresentativi a livello nazionale e un valorizzatore di scoperte che possono trovare un vero e proprio riscontro per il futuro”.
Infine, è il momento del prof Pietro Dalpiaz, presidente del comitato promotore, che sottolinea come “le università italiane, di ottimo livello, ogni giorno sfornano tantissimi giovani laureati preparati che, se vogliono ricoprire posizioni ottime nel loro ambito, devono per forza emigrare all’Estero”. Una triste verità che ha come causa principale “la superficiale distribuzione dei fondi per la ricerca con conseguenza naturale – specifica il professore – la carenza di valide opportunità per i nostri giovani”.
Durante l’evento sono stati assegnati anche i riconoscimenti “Nicolò Copernico” a dottori di ricerca per innovative tesi in scienze e tecnologie. Sono stati infatti premiati Alberto Verde con una tesi nella disciplina di architettura e pianificazione urbana, Silvio Fugattini con una tesi per l’ambito della chimica, Nicola Casari per l’ingegneria, Leonardo Spinosa per la matematica, Jenny Sassone per medicina molecolare e farmacologia, Nicole Ziliotto per scienze biomediche e biotecnologie, Arianna Fallacara per scienze chimiche, Federico Casetta e Alessandra Sciarra per scienze della terra e del mare.
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