Eventi e cultura
24 Ottobre 2019
Domenica 27 ottobre si inaugura la mostra di Margherita Grasselli: "Legata in modo unico allo spazio espositivo"

Le bambine in argilla rivivono a Casa Romei

di Redazione | 3 min

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Gli sguardi invisibili e lievi delle “bambine” realizzate dall’artista Margherita Grasselli si posano su Ferrara. Inaugura domenica 27 ottobre, alle 16 negli spazi di Casa Romei in via Savonarola 30, la personale “Un, due, tre …Stella!” della scultrice perugina che ha al suo attivo, tra l’altro, numerose esposizioni delle sue opere a Palermo, Roma, Torino, Tel Aviv e per ultima in ordine tempo (a settembre scorso) Matera, nell’anno in cui la città lucana è Capitale Europea della Cultura.

La personale, curata da Ermanno Tedeschi e prodotta dall’associazione culturale Acribia, ha il supporto di Ascom Confcommercio Ferrara e nasce in collaborazione con il polo museale dell’Emilia Romagna, il Museo di Casa Romei e l’associazione Fidapa Bpw Sezione di Ferrara.

In mostra una dozzina di creazioni, appunto le bambine in argilla, che con la loro grazia e leggerezza faranno rivivere un’atmosfera giocosa a Casa Romei. “È un piacere collaborare con questa mostra – spiega il presidente provinciale di Ascom Confcommercio, Giulio Felloni – ed è in linea con la nostra azione di promozione economica e sociale del centro storico, valorizzandolo con eventi di rilievo culturale”.

“Ogni scultura di bambina – racconta la Grasselli – con la sua apparente fissa inespressività parlerà ad ogni spettatore in modo diverso quando sarà prossimo ad accostarla e per me sarà un quadro, uno specchio in cui in qualche modo si rifletterà il volto di ciascuno. Ognuno singolarmente è invitato a venire a conoscere le mie bambine, ad incontrare i loro buffi “sguardi non sguardi”, ad ascoltare i loro sospiri sospesi e come sempre a farsi stupire dalla loro capacità di interrogare e conquistare”.

Una mostra che si lega in modo unico allo spazio espositivo: “Le bambine di Margherita a Casa Romei potranno così rivivere i momenti felici – come scrive il curatore Ermanno Tedeschi – in cui all’epoca di Giovanni Romei fanciulle e fanciulli giocavano allegramente nel palazzo. L’artista ha fatto in modo che Lavinia, Polissena, Fiamma, Lucia, Maria, Bianca, Caterina, Natalina, Lucrezia, Rita, Daria, Angela e Monica entrassero in sintonia con l’ambiente del palazzo” e permettono così “ancora una volta di entrare nel loro mondo di serenità e spensieratezza”.

Un inno all’infanzia, tramite le sue sculture in argilla che l’artista ha voluto rievocare in chiave di lettura ludica, facendo rivivere giochi e situazioni fiabesche. L’atmosfera, gli ambienti, le decorazioni e le bambine spensierate permettono di entrare in sintonia con quello che un tempo doveva essere la vita a Casa Romei. Molti bambini, fra cui gli stessi figli di Giovanni Romei, sfruttavano gli spazi interni ed esterni per giocare e divertirsi. I nomi dati alle bambine sono stati in alcuni casi presi in prestito dalla storia della casa.

La mostra sarà visitabile dal 27 ottobre al 6 gennaio, da domenica a mercoledì dalle 8.30 alle 14, da giovedì a sabato dalle 14.30 alle 19.30.

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