Contrasto alla criminalità, tocca a Borgo Punta
Nel tardo pomeriggio di sabato 22 novembre, i controlli dell’Arma dei Carabinieri si sono concentrati nella zona di Borgo Punta nell’orario più delicato, quello dell’imbrunire
Nel tardo pomeriggio di sabato 22 novembre, i controlli dell’Arma dei Carabinieri si sono concentrati nella zona di Borgo Punta nell’orario più delicato, quello dell’imbrunire
Aveva 11 dosi di stupefacente in tasca e al suo domicilio nascondeva in un armadio banconote di piccolo taglio, per un valore complessivo di quasi 3mila euro, oltre a varie tipologie di droga e attrezzatura per la trasformazione e il confezionamento
Il comandante della Polizia Locale di Ferrara Claudio Rimondi traccia un bilancio a mente fredda di un "Halloween differente"
Pauroso incidente tra via Pioppa e via Copparo a Pontegradella dove due macchine si sono scontrate proprio all'altezza dell'incrocio che collega le due strade intorno alle 18 del 22 novembre
Arresto nella notte per la squadra delle Volanti della Questura di Ferrara. Un uomo, forse con una complice donna, ha forzato una porta di ingresso del Caffè Bacchelli ed è entrato per fare razzia di alcolici. L'intrusione ha fatto scattare l'allarme collegato con la centrale della questura, che ha inviato sul posto una pattuglia
La Corte d’Appello lo aveva condannato a 30 anni e ora la Corte di Cassazione ha rigettato il ricorso e confermato la condanna per l’imprenditore ferrarese Renato Rossi, che nel febbraio 2016 freddò con la sua pistola l’agente commerciale della Moncler Enzo Sancovich per via di un debito da 16mila euro.
La sentenza diventa quindi definitiva e il 69enne di origini ferraresi, ma residente da anni a Martellago in provincia di Venezia, dovrà dunque scontare per intero la pena inflitta. Il delitto di cui si è macchiato Rossi è stato commesso il primo febbraio 2016, quando Rossi, che conosceva bene la sua vittima, ha incontrato Sancovich, 62enne di Rubano (Padova), nei pressi della sede della Moncler a Trebaseleghe. Doveva essere l’appuntamento per saldare il debito, invece Rossi sparò due colpi alla testa del 62enne da distanza ravvicinata.
In seguito, messo alle strette, l’imprenditore ferrarese confessò l’omicidio, puntando sulla legittima difesa, ma le prove a suo carico erano talmente schiaccianti da portare alla condanna per omicidio premeditato aggravato da futili motivi. Rossi era stato condannato con rito abbreviato e nel 2018 la Corte d’Appello confermò la pena. Ora la Cassazione ha quindi chiuso definitivamente il caso.
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