Cronaca
22 Ottobre 2019
Rigettato il ricorso del 69enne imprenditore ferrarese che ora dovrà scontare interamente la pena di 30 anni

Uccise il suo creditore, la Cassazione rende definitiva la condanna per Renato Rossi

di Redazione | 1 min

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La Corte d’Appello lo aveva condannato a 30 anni e ora la Corte di Cassazione ha rigettato il ricorso e confermato la condanna per l’imprenditore ferrarese Renato Rossi, che nel febbraio 2016 freddò con la sua pistola l’agente commerciale della Moncler Enzo Sancovich per via di un debito da 16mila euro.

La sentenza diventa quindi definitiva e il 69enne di origini ferraresi, ma residente da anni a Martellago in provincia di Venezia, dovrà dunque scontare per intero la pena inflitta. Il delitto di cui si è macchiato Rossi è stato commesso il primo febbraio 2016, quando Rossi, che conosceva bene la sua vittima, ha incontrato Sancovich, 62enne di Rubano (Padova), nei pressi della sede della Moncler a Trebaseleghe. Doveva essere l’appuntamento per saldare il debito, invece Rossi sparò due colpi alla testa del 62enne da distanza ravvicinata.

In seguito, messo alle strette, l’imprenditore ferrarese confessò l’omicidio, puntando sulla legittima difesa, ma le prove a suo carico erano talmente schiaccianti da portare alla condanna per omicidio premeditato aggravato da futili motivi. Rossi era stato condannato con rito abbreviato e nel 2018 la Corte d’Appello confermò la pena. Ora la Cassazione ha quindi chiuso definitivamente il caso.

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