Comacchio. Anche l’Associazione Pro.sec.ca., che riunisce i proprietari delle seconde case ai Lidi di Comacchio, si inserisce nel dibattito aperto sul progetto delle piste ciclabili in via di attuazione sulla costa, e lo fa con una precisa proposta indirizzata all’amministrazione comunale.
“Tra i nostri 520 soci – premette il presidente Giancarlo Sartori – convivo convivono linee di pensiero che vanno dalla difesa al oltranza dei pini alla preferenza per le ciclabili, passando anche per l’indifferenza”.
Il consiglio direttivo, all’unanità, ha deciso comunque di presentare suggerimenti e proposte su come strutturare i tratti ciclabili che collegheranno Porto Garibaldi e Lido delle Nazioni, dunque Lido degli Scacchi e Lido Pomposa, ma anche quello previsto lungo Viale degli Etruschi a Lido di Spina. “Le nostre soluzioni tengono in identica considerazione ambientalisti, pedoni (soprattutto disabili, mamme e nonne con passeggini e anziani), ciclisti, automobilisti e pini”.
Lo scorso agosto, congiuntamente a Lagambiente Delta del Po, Prosecca aveva lanciato una petizione popolare
Relativamente al tratto Scacchi-Pomposa, “esso è divenuto col tempo assolutamente pericoloso per tutti, in quanto i pini da ambo i lati hanno devastato marciapiedi e strada, oscurando inoltre con la loro chioma l’illuminazione pubblica. Nel caso specifico la proposta è di rendere questo tratto a senso unico verso Lido di Pomposa fino all’incrocio con Viale Dolomiti: ciò consentirebbe di ‘curare’ i pini (con riduzione della chioma e taglio delle radici emerse), rifare il marciapiede, strutturare la ciclabile e il percorso automobilistico. Il senso inverso di questo tratto potrebbe essere deviato in Viale Appennini con l’aggiunta di un marciapiede che attualmente non esiste nella parte centrale”.
Relativamente invece alla ciclabile di Viale degli Etruschi di Lido di Spina – che l’associazione definisce con sarcasmo “utilissima” – si propone di “guadagnare” una striscia di prato sulla destra in direzione Romea – Lido “andando così incontro a tutti, cittadini ambientalisti, pedoni, ciclisti, automobilisti nel pieno rispetto della natura del luogo”.
La missiva indirizzata agli amministratori, in primis al sindaco Marco Fabbri, si conclude con l’auspicio di veder messo in pratica quello “spirito collaborativo ed inclusivo indispensabile nel turismo, come anche sottolineato dal G20s di Castiglione della Pescaia”.
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