Ti senti gratificato dall’attività che svolgi? Il 73,8% cinque anni fa rispondeva no. Percentuale già altissima che nel 2019 sale all’87,6. È uno degli indicatori che esce dal questionario “Clima Aziendale 2019” che Anaoo Assomed ha svolto tra i propri scritti per tastare il polso a quello che sembra essere un grande malato, la sanità ferrarese.
Sulle domande si sono espressi 202 medici, pari al 68,7% degli iscritti al sindacato.
Il clima aziendale è messo a dura prova anche nelle altre risposte. Alcuni esempi: le ore di lavoro sono più delle 38 settimanali previste? Il 91% ha risposto sì (contro l’86 del 2014). Appena il 5% si sente coinvolto nelle decisioni che lo riguardano (era l’8%) e l’88% se potesse andrebbe in pensione prima del previsto (82,9 nel 2014). Solo il 5,6% si sente coinvolto nelle dinamiche aziendali e appena il 5% ritiene che la direzione generale sia attenta alle esigenze dei medici, mentre l’8,6 ritiene che sia attenta alle esigenze dei cittadini.
“Il mandato dell’attuale direzione generale – spiegano i rappresentanti sindacali Lucio Trevisani e Pierluigi Api – scadrà a febbraio 2020 perciò, come per le precedenti direzioni generali, abbiamo fatto la rilevazione sul clima Aziendale mediante l’invio ai propri iscritti, che rappresentano l’81,5% delle deleghe sindacali, di un questionario che ripropone, ogni volta, le stesse domande”.
E le risposte, come visto, non sono certo confortanti. C’è anche un quesito che riguarda il nuovo ospedale: a 7 anni dal trasferimento, come viene valutata la funzionalità di Cona? Per il 56% è sufficiente, per il 40% è insufficiente e per il 2% ottima (completa la percentuale un altro 2% di “varie” e schede bianche).
Il giudizio sul mandato di Carradori, da o a 10, viene valutato con una media del 3,04: per il 74% la pagella andrebbe da 0 a 5, per il 23,1 da 6 a 10. Il 93% si dichiara contrario a un secondo mandato per l’attuale direzione generale
“Ogni commento è superfluo” sottolineano Trevisano e Api, che hanno inviato i dati al presidente e all’assessore alle Politiche per la salute della Regione Emilia Romagna, a tutti i sindaci della provincia e al presidente del consiglio comunale di Ferrara.
“È indubbio – aggiungono – che il quadro generale è peggiorato, perciò il sindacato intende aprire un ampio confronto con tutti i sindaci, le forze politiche, i movimenti e i cittadini per discutere delle grave situazione in cui versa la sanità della nostra provincia e le opportune contromisure da porre in essere al più presto”.
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