di Lorenzo De Cinque
Al tempo dei social e delle stravaganti tecnologie che rendono sempre più aridi i rapporti umani, resistono ancora luoghi e gruppi che continuano a fare della reale socializzazione, del semplice parlare o confrontarsi, alcuni dei pilastri cardini della società. E’ in questo solco che si colloca il Circolo dei negozianti di Palazzo Roverella, che ha presentato il nuovo programma eventi autunno/inverno 2019-2020.
“Qui – sottolinea il presidente Giovanni Piepoli – ci sono attività di carattere sociale che interessano i soci ma anche eventi esterni. Noi abbiamo aperto il palazzo alla città e alle sue necessità complessive. Tra le varie attività, oltre al burraco, elemento che porta la più grande affluenza al circolo, abbiamo anche il trionfo, gli scacchi e i biliardi. I soci del circolo contano circa tra le 160 e le 170 persone mentre i soci del burraco superano addirittura 300. Il Palazzo, inoltre, è animato anche da cene sociali, concerti, e alcune feste. Non mancano certamente attività culturali, ad esempio il Premio Estense ospitato l’altro giorno, oppure il festival di Internazionale che ci sarà proprio nei prossimi giorni”.
La crisi, purtroppo, ha investito questi ultimi spazi ricreativi e culturali ma Palazzo Roverella resiste perché, come afferma ancora Piepoli, “abbiamo la possibilità di avere una certa rosa di persone che lo frequenta. L’obiettivo è quello di evitare che le persone restino a casa davanti alla televisione o al computer. Bisogna incrementare e aiutare queste realtà. La quota sociale dei 380 euro è bassa se pensiamo di avere a disposizione la sala stampa con 7-8 giornali, la sala biliardo, la biblioteca, il bar, il ristorantino. Chi viene qui, trova tanti servizi e tante opportunità. La gente dovrebbe riabituarsi a socializzare, a frequentare altre persone, fondamentalmente a parlarsi. I circoli servono a questo: a far incontrare la gente, a farla socializzare, a stare insieme. Noi, nel nostro piccolo, cerchiamo di fare il possibile”.
Il modo di percepire questi spazi non è sempre stato lo stesso e, mutando i tempi, c’è forse bisogno di un rinnovamento di questi luoghi. E’ proprio su questo tema che si focalizza Renato Dionisi, responsabile eventi, il quale afferma: “Negli ultimi vent’anni, il modo di passare il tempo libero è completamente cambiato. Probabilmente anche i circoli dovrebbero mutare modo di pensare e adeguarsi a quelle che sono le attuali modalità ricreative. Molti bar a Ferrara hanno chiuso per questo motivo, non essendosi adeguati ai tempi. Il tempo libero oggi si passa in modo diverso. Non è un problema dei circoli, è un problema della società e questa credo sia un’analisi condivisibile”.
Passando in rassegna il nuovo programma quadrimestrale, tra i maggiori eventi c’è sicuramente quello del 18 ottobre in cui – spiega Riccardo Modestino, addetto alla cultura – “troviamo anche un’intensa attività di beneficenza, in particolare di Telethon, con una performance dell’ensemble di tango argentino. Al termine, la presentazione di un libro sintesi dell’espressione del nostro emigrante in terra argentina agli inizi del Novecento con fattore comune la danza come identità”.
Ma un omaggio non poteva che andare a Lucrezia Borgia: “verrà proiettato un film di Vanzina – continua Modestino – seguito da una serie iconografica di assoluto rilievo sulla vera identità pittorica di questa donna, su cui ancora oggi ci sono incertezze filologiche”.
Si passa poi al classico appuntamento di fine novembre in cui venerdì 29 verrà presentato il libro “La terra delle meraviglie”, frutto della sinergia del circolo “De Humanitate” e altre associazioni culturali, in cui – rivela in anteprima Modestino – “sarà incentrato sul ruolo rivestito da Ferrara nel teatro e nella musica dal 1300 in poi nell’ambito europeo come scuola madre per moltissime iniziative”. Sempre lo stesso giorno verrà inscenata una piéce teatrale rappresentante un episodio drammatico avvenuto nel 1500 a Ferrara.
Ultima ma non meno importante segnalazione è sicuramente il convegno del 24-25 gennaio 2020 in cui, sulla scia del completamento con il mondo medico, si terrà un convegno di valenza nazionale sull’arte ostetrica e ginecologica assieme a diversi esponenti del mondo medico.
In apparenza può sembrare che queste iniziative possano escludere una gran fetta del mondo giovanile ma in realtà, come afferma il vicepresidente Paolo Orsatti, “abbiamo analizzato anche le esigenze dei giovani perciò stiamo programmando vari interventi. Oggi vanno molto le ludoteche quindi noi organizzeremo il primo torneo di Risiko, di cui seguiranno altri tornei legati ai giochi in scatola che attirano sempre molto i giovani. Poi, abbiamo pensato anche ad un investimento su una carambola da aggiungere agli altri due biliardi. Verrà organizzato anche un concerto all’inizio dell’anno con il Conservatorio, che coinvolge sempre molti giovani”.
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