Presi dopo il furto, sono due minorenni
Nella mattinata di ieri (venerdì 19 aprile) la Polizia di Stato ha identificato e denunciato due minori colti in flagranza di reato dopo un furto compiuto all’interno di un esercizio commerciale a Ferrara
Nella mattinata di ieri (venerdì 19 aprile) la Polizia di Stato ha identificato e denunciato due minori colti in flagranza di reato dopo un furto compiuto all’interno di un esercizio commerciale a Ferrara
"Un esposto alle autorità competenti". È quello in corso di redazione da parte di Fabio Anselmo a causa dell'ultima conferenza stampa tenutasi nel pomeriggio del 19 aprile in comune alla quale era presente l'assessore Matteo Fornasini candidato per Forza Italia
Convalidato l’arresto del ventitreenne di origini romene fermato la scorsa notte dopo che, insieme a un complice, aveva rubato 4mila euro di rame già spacchettato e in tubi della ditta Fgs Srl.
Di nuovo in aula il processo per le presunte mazzette alla Motorizzazione Civile di Ferrara, scoperte dalla maxi-inchiesta Ghost Inspections grazie al lavoro degli uomini della Guardia di Finanza e della Polizia Stradale, dietro il coordinamento del pm Andrea Maggioni, titolare del fascicolo di indagine, che ha chiesto il rinvio a giudizio di 74 persone
Lo hanno sorpreso mentre stava rubando una mountain-bike da 250 euro e lo hanno arrestato
“Non ho dato alcun ‘accorto suggerimento’ a Fabbri per stimolare l’invio delle missiva ieri (mercoledì, ndr) pubblicata”. È la risposta dell’avvocato di Mauro Fabbri alla lettura data dagli avvocati della signora Lucia Panigalli in merito alla lettera di scuse, pentimento e rassicurazioni inviata dall’uomo il 30 settembre e resa nota il 2 ottobre.
“Fabbri – precisa il suo nuovo legale, che chiede di non divulgare il suo nominativo e per questo non viene fatto – non ha più appuntamenti con la giustizia se non un’udienza per la revoca della liberazione anticipata (concessagli a suo tempo dal magistrato di sorveglianza di Bologna) ove si discuterà della praticabilità dell’istituto della revoca e del comportamento serbato da Fabbri durante la detenzione. È ovvio – afferma ancora con forza l’avvocato – che, rispetto alla disamina della sua condotta infra carceraria, la lettera inviata oggi non sposta e non può spostare nulla”.
“Credo che Fabbri abbia voluto segnalare al mondo, divulgano la propria missiva, di non essere un ‘mostro’ ma una persona che ha pagato il suo debito con la giustizia e che non ha nessuna intenzione di far male alla sua ex fidanzata”, prosegue l’avvocato. “Vorrebbe semplicemente scomparire dalla ribalta mediatica che gli è stata concessa”.
Un’ultima annotazione l’avvocato riguarda una questione più specificamente giuridica: “L’art 115 del codice penale non è un “‘cavillo’ come alcuni giornalisti televisivi lo hanno definito – osserva -, ma una norma fondamentale del nostro ordinamento giuridico che trova origine nei principi cardine del liberalismo mirando a non punire, come avveniva ai tempi dell’inquisizione, il mero pensiero di commettere un reato. Forse i tempi sono maturi per cambiare la norma. In ogni caso, i giudici di merito che hanno assolto Fabbri, ritenendolo pericoloso, gli hanno applicato una severa misura di sicurezza, la libertà vigilata, che lo stesso sta ottemperando con estremo rigore”.
La misura prevede, tra le numerose prescrizioni, il divieto di avvicinarsi a meno di 300 metri alla signora Panigalli e ai luoghi da lei abitualmente frequentati, l’obbligo di permanenza nel proprio domicilio in orario notturno e il divieto di recarsi a Vigarano Mainarda, paese in cui risiede la vittima.
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