Codigoro
21 Settembre 2019
Promosso a Codigoro, coinvolge tre donne in condizioni di fragilità, ospiti di un appartamento ristrutturato con risorse regionali

Asp Delta e Ausl lanciano l’innovativo progetto di ‘co-housing’

di Redazione | 3 min

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Codigoro. Entusiasmo corale a Codigoro per il lancio di un’innovativa esperienza di co-housing di persone disabili, un progetto pilota di ‘vita indipendente’ promosso da Asp del Delta Ferrarese e Azienda Usl che ha previsto già da fine maggio la coabitazione di tre donne in condizioni di fragilità in un’appartamento appositamente ristrutturato con risorse pubbliche regionali.

Un risultato raggiunto al termine di un impegnativo percorso di progettazione che ha coinvolto partner istituzionali e sociali del territorio del Distretto Sud Est, amministrazioni comunali, educatori, assistenti sociali, famiglie e amministratori di sostegno, e che oggi si pone come un modello di riferimento in Regione, considerata la mancanza di precedenti.

Alla condivisione con il Comitato di Distretto e all’approvazione da parte dall’Ufficio di Piano e dalle amministrazioni pubbliche (considerato l’impiego di risorse pubbliche) è seguita un’importante opera di messa a norma degli impianti e dei locali, l’abbattimento delle barriere architettoniche e altri lavori di ristrutturazione conclusi nel marzo scorso.

La fase decisiva del progetto ha visto l’individuazione dei destinatari, un delicato lavoro portato avanti dagli assistenti sociali di Asp e dagli educatori della Cooperativa sociale incaricata, la Girogirotondo di Comacchio. “Figure preziose – riconosce la dottoressa Maria Crestani del Servizio Disabili Adulti dell’Ausl – per la buona tenuta del progetto, nella costruzione della relazione e nell’organizzazione dell’assistenza all’interno della casa. Il loro lavoro sinergico, portato avanti con entusiasmo e caparbietà, ci ha permesso di ottenere un risultato di cui andiamo certamente fieri”.

Risultati riconosciuti con gratitudine anche dall’amministrazione comunale di Codigoro, con il sindaco Alice Zanardi che prima del simbolico taglio del nastro ha espresso ammirazione per il lavoro dei tanti professionisti coinvolti e per un “progetto che ripone fiducia e dà una bellissima possibilità a persone che potranno godersi preziosi momenti di autonomia”.

Sulla stessa linea l’Asp del Delta, rappresentata per l’occasione da Maria Fany Scalambra, ha sottolineato l’importanza di contribuire anche con progetti simili ad un “cambiamento culturale che riconsideri il valore delle persone affette da disabilità: non soggetti da accudire, ma in grado di scegliere e determinarsi, parti integranti di una comunità che dovrebbe dimostrarsi più aperta e solidale. È stata una sfida davvero motivante – aggiunge Scalambra – che ha messo in rete tanti attori di un sistema che talvolta fatica a vedersi in sinergia”.

Parte fondamentale di questa rete, con le sue diverse professionalità, la cooperativa Girogirotondo e la direttrice Carla Carli: “Da sempre siamo impegnati nella gestione di progetti di vita di persone disabili. In questa occasione i nostri educatori avevano il delicato compito di entrare in contatto con le persone coinvolte nel progetto, conoscere le loro abitudini e favorire la loro socializzazione, promuovere l’autonomia e la condivisione degli spazi dell’abitazione con attività sul campo, ma anche mediare le esperienze diverse”.

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