Attualità
10 Settembre 2019
Il sindacato dei medici smentisce punto per punto quanto affermato dalla direzione generale dell'ospedale nella replica sulle criticità segnalate

Orari di lavoro e straordinari a Cona, Anaao Assomed non molla

di Redazione | 4 min

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Prosegue a distanza il botta e risposta tra il sindacato dei medici Anaao Assomed e la direzione generale dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria Sant’Anna sulle criticità dell’ospedale di Cona nella gestione di personale e reparti, con riferimento particolare a orari di lavoro, straordinari e ferie.

Dopo la replica del Sant’Anna, Anaao Assomed smentisce punto per punto quanto affermato dalla direzione dell’ospedale, a partire dala “piaga” dello straordinario: “Siamo in attesa che la Corte di Cassazione fissi l’udienza relativa alla nostra richiesta di riconoscere le 75.000 ore di straordinario/anno mai recuperate né pagate grazie alle quali il S. Anna ha potuto sopravvivere. La situazione attuale è analoga al passato seppur con meno ore/anno ma incide pesantemente sulle condizioni di lavoro dei colleghi. L’amministrazione non riconosce queste ore necessarie per far funzionare il S. Anna perché ciò equivarrebbe ad ammettere che mancano Dirigenti Medici e Sanitari, come in passato (75.000 ore/anno equivalgono a circa 40/45 medici). Questa è la realtà dei fatti”

Sul capitolo ferie, il sindacato ricorda invece che il contratto “prevede che devono essere godute nell’anno di maturazione e, in caso di indifferibili esigenze di servizio, le stesse dovranno essere fruite entro il primo semestre dell’anno successivo; nel 2005-2006 su sollecito della Regione, la Direzione Generale del S. Anna stabilì che uno degli obiettivi che tutte le Unità Operative dovevano tassativamente raggiungere a fine anno riguardava il godimento delle ferie che doveva avvenire entro l’anno in corso, con la possibilità di portare un residuo nell’anno successivo di appena 9 giorni per i Radiologi, 6 giorni per gli Anestesisti e 3 giorni per tutti gli altri Medici Dirigenti. Tutte le Unità Operative del S. Anna raggiunsero l’obiettivo che venne reiterato negli anni successivi. È un peccato constatare che questa Direzione Generale non conosca nulla della storia della nostra Azienda perché, così fosse, eviterebbe di affermare ciò che scrive”, cioé che “la quantificazione sul residuo ferie, calcolata ad una certa data, comprende tutta la storia lavorativa del professionista a partire dalla sua assunzione nel Servizio Sanitario Nazionale”.

Per quanto riguarda invece le sanzioni comminate dall’Ispettorato del Lavoro per il mancato rispetto degli orari di lavoro, i medici dell’Anaao puntualizza che le condizioni di lavoro al Sant’Anna, in estrema sintesi, riguardano centinaia di ore di straordinario mai recuperate né pagate con turni di servizio massacranti, oltre a decine di giorni di ferie non godute: “Non vengono concessi i riposi previsti, così è dovuto intervenire l’Ispettorato del Lavoro infliggendo sanzioni per violazione della Legge 161/2014 (orario di lavoro). Un triste primato che ha portato il S. Anna ad essere l’unica Azienda Ospedaliero-Universitaria della Regione Emilia Romagna sanzionata dall’Ispettorato del Lavoro. Per la nostra Direzione Generale queste pessima gestione del personale è sempre colpa di altri: dei Primari, dei Direttori di Dipartimento, ecc.. ma mai da chi è pagato per dirigere il S. Anna”, mentre invece “una recente sentenza della Corte di Cassazione, in ordine alla violazione delle direttive sull’orario di lavoro, ha condannato il Direttore Generale in quanto: “omissis.. è altresì il destinatario quale legale rappresentante dell’ente, della funzione di garanzia dell’osservanza e della corretta applicazione delle norme legali e contrattuali che disciplinano i rapporti di lavoro. …omissis””.

L’Anaao Assomed infine respinge al mittente le dichiarazioni della direzione generale sul fatto che il sindacato definisca assenza di risposta la risposta aziendale che non corrisponde ai suoi desiderata, considerando questa una “modalità ‘furba’. “Ma con chi crede di trattare questa Direzione Generale, con un Sindacato nato ieri? – risponde il sindacato – La nostra associazione festeggia quest’anno i 60 anni di vita e la storia parla per noi. L’Anaao Assomed non deve nulla a questa Direzione Generale il cui mandato scadrà a febbraio 2020 ma deve tutto ai propri iscritti e alla collettività ed è per questo che i nostri obiettivi sono sempre stati: applicare il contratto; migliorare le condizioni di lavoro dei Dirigenti Medici e Sanitari; incrementare l’efficacia e l’efficienza dei servizi resi ai Cittadini. Nella nostra azione sindacale non c’è “furbizia” ma rispetto dei ruoli che al tavolo sindacale si traduce in pari dignità nelle trattative. A nostro avviso, gli obiettivi di questa Direzione Generale non coincidono con i nostri. Un esempio per tutti: “La Radiologia vascolare ed interventistica”. Una criticità da noi denunciata nel 2018 che si poteva e doveva affrontare e risolvere. Un disastro annunciato di cui si conoscono i responsabili e che si avvia, a nostro parere, ad un triste epilogo: l’annullamento della struttura con il definitivo invio di tutti i pazienti a Bologna (da alcuni mesi vengono già inviati a Bologna gli esami urgenti notturni e festivi), un epilogo che continuiamo a contestare e contrastare perché il “costo” lo pagano i cittadini, i medici e la nostra sanità. Per tutto quanto sopra, senza furbizia ma con il senso del dovere verso la collettività, noi continuiamo la nostra battaglia sindacale ‘senza se e senza ma’ perché le criticità ci sono e si stanno aggravando”.

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