Rispondo solo ora alla lettera al direttore inviata dal Sig. Mario Bergamini e pubblicata il 24 luglio 2019 dal titolo “Via Zemola attenti ai furbetti” .
Mi chiamo Renato Marzola e penso di essere il furbetto di via Zemola, indicato senza nome, da colui che ha inviato la lettera del 24 luglio scorso.
Voglio precisare che ho un’abitazione da oltre dieci anni in via Zemola e non ho mai avuto contrasti di vicinato con nessuno.
Poiché sulla via medesima ho anche un garage ove ricovero mezzi destinati all’esercizio della mia attività imprenditoriale, ero stato autorizzato alla sosta per trenta minuti per effettuare le operazioni di carico e scarico dei mezzi e tale autorizzazione mi è stata revocata proprio su impulso del medesimo soggetto che ora mi dipinge come furbetto affermando, senza prove, che i vigili sarebbero benevoli nei miei confronti.
I vigili medesimi vengono chiamati anche più volte al giorno non appena il sottoscritto si appresti a caricare o scaricare qualcosa dal proprio garage e, ogni volta che la legge lo prevede, provvedono ad elevare la contravvenzione.
Il decoro di una strada non credo possa essere turbato dal fatto che una persona che lavora effettua operazioni di carico/scarico con i suoi “ingombranti” automezzi che sono semplici furgoni destinati all’esercizio di un’ attività imprenditoriale.
L’insinuazione secondo cui il sottoscritto sarebbe favorito dai vigili urbani che evidentemente nel loro lavoro spesso devono contemperare interessi contrastanti dei cittadini ( lavorare da un lato ed abbellire una via dall’altro) mi sembra grave ed ingiustificata e chi l’ha fatta ne risponderà nelle sedi opportune.
Renato Marzola