Argenta
4 Settembre 2019
L’annuncio arriva dal sindaco di Argenta, pronto con la frazione di Consandolo a ospitarne 25

Ridistribuzione di 150 profughi in provincia di Ferrara

di Redazione | 3 min

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*Per una incomprensione abbiamo riportato una notizia errata. Ci scusiamo con i lettori e con la comunità di Argenta per il disagio. Articolo modificato e corretto alle ore 10.22 del 4 settembre. 

di Giada Magnani

Consandolo. Dopo mesi di calma piatta sul fronte migranti, con i numeri degli ospiti in continua diminuzione, ora la provincia di Ferrara si prepara a ridistribuire 148 persone già accolte all’interno del territorio provinciale.

La notizia arriva dalla piccola Consandolo, frazione di Argenta, dove il sindaco Andrea Baldini ha tenuto un incontro con la cittadinanza per chiarire le dinamiche di ospitalità per 25 nuovi arrivi che, in questi giorni, soggiorneranno a scaglioni a Consandolo.

Sono uomini provenienti dal centro Africa e già ospiti nel Ferrarese. “Appartengono a sei nazionalità diverse – scende nei dettagli Baldini -, non hanno precedenti penali, sono in attesa di permesso di soggiorno, alcuni di loro hanno anche un lavoro. Saranno seguiti da un tutor-educatore. Alloggeranno per un periodo di tempo temporaneo (16 mesi sino al 31 dicembre 2020) in un immobile (ex mulino) di via Nazionale, di proprietà di un portuense, che lo ha affittato alla associazione “Un Mondo di Gioia” di Padova che si occupa dell’accoglienza”.

Il locale è stato adattato alle nuove esigenze abitative, così da ricavare tre camere da letto, bagno e un ambiente comune per i 25 nuovi ospiti.

“I nuovi arrivi – continua il sindaco – fanno parte dei 719 richiedenti asilo disseminati in provincia (altri 148 verranno ridistribuiti la prossima settimana). Raccolti nel programma ex Sprar, verranno concentrati in uno dei Cas (Centro di accoglienza straordinario) ferraresi”.

Ecco in pillole la notizia che l’altra sera, in una stipata sala civica del paese, Baldini ha comunicato alla cittadinanza. Una informativa che, già anticipata da alcuni mesi alle forze politiche anche di opposizione, trae origine dal nuovo decreto sicurezza ministeriale che prevede in sintesi l’accentramento dei rifugiati in un numero minore si strutture e a costi più bassi (da 35 a 17 euro al giorno procapite, di cui 3 finiscono nelle tasche del profugo).

Alla fine dei conti ai 15 migranti già presenti sul territorio argentano (6 a San Nicolò e 9 ad Ospital Monacale) si sommano i nuovi 25 che faranno salire a 40 il totale. Il primo cittadino, rispondendo a domande dei residenti. ha assicurato che si “intensificheranno i controlli da parte delle forze dell’ordine e di polizia: chi sgarra esce”.

Baldini ha fatto presente che chiederà di far scendere il numero a 17. Tale è infatti la capienza abitativa consentita dai regolamenti comunali per quel tipo di locale. Già sarebbe riuscito a farla calare da 28 a 25 appunto, ma è proprio su questo dato che i presenti si sono inalberati: quelle tre camere più una e servizio non sarebbe sufficienti, tanto meno idonee anche igienicamente e sotto l’aspetto della privacy ad ospitare comunque 17 coinquilini.

Da qui una proposta di Ottavio Curtarello della Lega, ma bocciata dal primo cittadino, di aumentare le imposizioni fiscali ai proprietari di immobili che affittano appartamenti per queste finalità: “per evitare cioè, o comunque disincentivare, il business che gravita intorno al fenomeno immigrazione”.

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