L’Amministrazione comunale scende in campo a favore di Telethon e a sostegno della ricerca. Lo farà concretamente con una propria squadra che parteciperà al triangolare di calcetto organizzato per venerdì 6 settembre alle ore 18.30 presso il campo sportivo di Porotto dell’asd X Martiri.

Una serata di beneficenza che, oltre al torneo di calcio a 5 – che vedrà fra gli avversari della Giunta comunale anche una rappresentativa dell’Arma provinciale dei Carabinieri e una del Telethon Team di Ferrara – prevede al termine una cena aperta a chiunque desideri partecipare il cui ricavato andrà a sostenere la ricerca Telethon.

“Per me – ha commentato l’assessore allo Sport Andrea Maggi – è un onore proseguire la collaborazione con Telethon che avviai 15 anni fa a Unife con una serie di iniziative legate alla ricerca scientifica e biomedica. E’ un piacere doppio riprendere questo rapporto nella veste diversa che oggi ricopro. Abbiamo tutti una responsabilità morale di aiutare la ricerca scientifica e per farlo occorre raccogliere ‘vile’ denaro, che in questo modo diventa nobile”. Maggi non ha rivelato i nomi che faranno parte della squadra della Giunta comunale, dato che “siamo ancora in campagna acquisti”, ma ha precisato che nella formazione potrebbero rientrare anche membri del Consiglio comunale e non solo assessori.

L’organizzatore della serata di beneficenza, Gabriele Maldini, ha sottolineato la forte collaborazione avviata con la polisportiva X Martiri di Porotto che fornisce gli spazi e specificato che la cena avrà menù fisso e un costo di 20 euro per gli adulti e di 10 per bambini sotto i 12 anni (prenotazione consigliata al numero 340-1854140, Claudio Benvenuti). Dopo la cena, inoltre, è prevista una lotteria e un po’ di intrattenimento musicale con dj.

Il ricavato della serata, come precisato dal coordinatore e presidente di Telethon Ferrara, Claudio Benvenuti, “sarà solo una ‘goccia’, ma tante gocce possono fare mare”. “Quella contro le malattie rare – ha poi ricordato – è una guerra giornaliera. Per quanto rare, la popolazione colpita in Europa è comunque di circa 30 milioni di persone, per le quali è prezioso avere un punto di riferimento, utile anche per tanti medici che spesso, di fronte al loro insorgere, non sanno dire al paziente di cosa si tratti”.