È tutto pronto ormai per l’ultimo atto dell’edizione 2019 del Ferrara Buskers Fesvital che domenica pomeriggio vivrà la sua giornata conclusiva.
Si chiude dunque il sipario sulla 32^ rassegna internazionale del musicista di strada, che ha portato circa 1000 artisti nel cuore di Ferrara, soprattutto musicisti, provenienti da disparati paesi del globo – dall’Australia all’Africa all’Europa – che hanno incantato gli spettatori portando in scena show originali e sound multietnici, strumenti insoliti e strampalati, professionalità da maestri, incredibili contaminazioni e sperimentazioni sonore.
Domenica 1° settembre, dopo 10 giorni di festival, la grande festa finale, con spettacoli in strada dalle 17 alle 20. Poi, un tripudio di band itineranti pervaderà di suoni il centro storico, per lasciare spazio alle 21 al concerto itinerante dei Vulcanica, primo gruppo italiano di percussionisti su bidoni industriali di livello internazionale, al pari di notissimi gruppi esteri come Stomp e Tambours du bronx. Lo spettacolo dei Vulcanica comincerà alle 21 in piazza Castello, per muoversi fino al listone di piazza Trento e Trieste.
«Questo festival gioca in serie A da 32 anni – commenta Rebecca Bottoni, nel suo primo anno da presidente dell’associazione Ferrara Buskers Festival -. Sono contenta che anche questa edizione sia stata apprezzata. Abbiamo ricevuto complimenti da molte persone, che notano dei cambiamenti positivi nella cura dei dettagli e nel dare sempre più rilievo alla qualità della musica. Chiedo alla città di essere ancora più vicina a questo festival, che porta “Ferrara” nel suo nome. Non bisogna darlo per scontato, ma coccolarlo. Quest’anno abbiamo ricevuto maggiori richieste da parte degli artisti ed è stato difficile fare selezioni. C’è stata un’ottima sinergia con le istituzioni. Tanti ritorni di buskers storici come Unnico, El Kote, Tupan, Moses che gratificano il nostro lavoro. Per il futuro, stiamo pensando di ampliare le varie declinazioni della parola “buskers”».
«Dopo la piacevole sorpresa di Cesenatico, la nuova tappa di quest’anno in cui abbiamo ricevuto una grande accoglienza, e le giornate ferraresi, siamo pronti per il gran finale che si preannuncia molto positivo – afferma Luigi Russo, direttore organizzativo -. Ricordiamo al pubblico di gratificare sempre gli artisti dando un segno tangibile dell’apprezzamento dello spettacolo con le offerte nel cappello e magari di portare a casa con sé un po’ di musica e dell’atmosfera del festival, acquistando i cd dei musicisti».
Per Roberta Galeotti, responsabile dei musicisti invitati «c’è un livello artistico ottimo. Ci sono spettacoli accattivanti, sempre nuovi e sorprendenti. I musicisti grazie al contatto molto forte che si instaura con il pubblico creano un’atmosfera magica. Siamo pronti per il gran finale con il botto. Sono in contatto con gli albergatori della città e so che si fa fatica a trovare posto per dormire per i turisti. E gli artisti sono felici di suonare in una città così calorosa ed accogliente. Si sentono valorizzati per il lavoro che fanno, vengono cercati e seguiti dagli spettatori. L’idea di togliere le barriere ideali in cui il pubblico donava un’offerta agli ingressi del centro storico, è stata apprezzata dai musicisti. Lo capisco dai loro sorrisi quando rientrano nell’ex cinema Boldini, il quartier generale del festival, dopo le esibizioni».
Non mancheranno nell’ultimo giorno di festival i BuskersLab, laboratori di musica svolti dai musicisti di strada come maestri (Riccardo Moretti terrà lezioni di loop station nell’Officina Bottoni, dalle 11 alle 12.30) e le attività per bambini, come il laboratorio a tema “Quel genio di Leonardo” al Castello Estense, dove dalle 15.30 alle 17.00 i piccoli si divertiranno nel compilare un activity book sul genio leonardesco.
(le foto sono di Benedetta Biscaro)
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