Portomaggiore
1 Settembre 2019
Arrestato dopo una rocambolesca fuga e una colluttazione un 22enne dopo una serie di razzie in alcune abitazioni di Portomaggiore. Caccia ai complici

Ladro in fuga colpisce carabiniere con una spranga

di Redazione | 2 min

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Portomaggiore. Se l’è cavata con una leggera contusione al capo Antonio Muzi, comandante del Norm dei carabinieri di Portomaggiore, colpito con una spranga da uno dei ladri in fuga che avevano da poco fatto razzia di oggetti preziosi e denaro in alcune abitazioni del paese.

È finito invece all’Arginone D.P., il 22enne albanese che ha provato a guadagnarsi la libertà menando Muzi e i colleghi intervenuti dopo a supporto. Per lui una lunga sfilza di reati contestati: rapina impropria, resistenza a pubblico ufficiale, lesioni aggravate (poiché commesse con armi) a pubblico ufficiale al fine di occultare un più grave reato, possesso di oggetti atti offendere e da scasso, rifiuto di fornire le proprie generalità e ricettazione di un’automobile rubata il 26 agosto a Bologna e ora oggetto di rilievi tecnici.

Il tutto si è svolto nella tarda serata di venerdì (30 agosto) quando, a seguito della segnalazione di alcuni furti in abitazione, il comandante della compagnia di Portomaggiore, il maggiore Marco Uguzzoni, ha immediatamente attivato un dispositivo integrato – composto da pattuglie in servizio di controllo territorio e da altro personale in abiti civili appositamente richiamato in servizio – che ha permesso di svolgere un’azione di rastrellamento dell’intera area dove erano state localizzate le abitazioni colpite dai furti e di bloccare, dopo una rocambolesca caccia all’uomo, il 22enne.

Arresto, come detto all’inizio, non privo di difficoltà e pericoli, vista la violenza usata sul comandate del Norm che lo aveva intercettato e che pure è riuscito a evitare guai più grossi riuscendo in parte a scansare i fendenti. Nella colluttazione per arrestare l’albanese sono rimasti feriti, seppur lievemente, anche altri due carabinieri.

La successiva attività investigativa svolta tra venerdì notte e sabato mattina ha permesso di attribuire all’arrestato anche il più grave reato di rapina impropria connessa al furto in abitazione e alla successiva resistenza a Pubblico Ufficiale, avendo trovato nella sua diretta disponibilità soldi e oggetti prelevati in un’abitazione e riconosciuti dalla legittima proprietaria, che prontamente si è recata in caserma.

I carabinieri hanno ritrovato una delle autovetture rubate nella serata, sempre da un’abitazione e che era stata abbandonata nei pressi dell’abitato di Portomaggiore. Sequestrati anche 600 euro di dubbia provenienza, oltre che svariati attrezzi atti allo scasso e all’offesa, tra cui un coltello multilama affilato, la spranga in metallo utilizzata per aggredire il luogotenente e due paia di occhiali da sole.

Ancora aperta, invece, la caccia ai complici.

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