Cronaca
26 Agosto 2019
Cinzia Fusi è la 40esima vittima. Il sindacato chiede "sostegni prima che la situazione degeneri" e "risorse sufficienti per i centri di assistenza"

Femminicidio a Copparo, Cgil: “Fatto tutto il possibile contro la violenza sulle donne?”

di Redazione | 3 min

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“Ancora una volta lo scempio di un corpo e della mente di una donna massacrata dalle sevizie di chi ha deciso di distruggere la sua libertà e la sua vita”. La Cgil di Ferrara, all’indomani del femminicidio di Copparo in cui ha perso la vita la 34enne Cinzia Fusi per mano del compagno 52enne Saverio Cervellati, esprime ancora una volta una forte e ferma condanna nei confronti di ogni atto di violenza.

“La violenza sulle donne però non è un reato come gli altri – evidenzia la segreteria della Cgil – e anche se sono state fatte delle leggi specifiche e se è stato introdotto un inasprimento delle pene, c’è da chiedersi ancora oggi se sia stato fatto tutto il possibile al fine di prevenire e quindi evitare la perpetrazione della violenza”.

In generale il sindacato si chiede fino a che punto “le donne perseguitate e vittime di violenza siano sostenute prima che la situazione degeneri irreversibilmente” e si chiede se “le risorse stanziate per i centri di assistenza e anti-violenza siano veramente sufficienti”: “Sono domande concrete che ogni volta si ripropongono e restano senza risposta”.

“Sui motivi profondi, sulle componenti psicologiche, sociologiche, storiche che possono contribuire a determinare la violenza di genere il discorso da affrontare sarebbe oltremodo complesso, ma ciò non significa che cultura e modelli di comportamento non possano essere modificati” assicura la Cgil che riconosce in questo un ruolo fondamentale “all’educazione, alla formazione, e non secondariamente anche all’informazione”.

“Per quanto ci riguarda, oltre alle pari opportunità, al mobbing, all’azione di contrasto nei confronti di ogni genere di discriminazione e ad altri temi che da tempo rientrano nelle materie di confronto con le lavoratrici e i lavoratori – dichiarano i sindacalisti -, abbiamo ritenuto come Cgil di Ferrara di impegnarci più concretamente sulla necessità di affrontare in maniera specifica il tema della violenza di genere nei luoghi di lavoro, attraverso le nostre delegate e i nostri delegati, per contribuire a far crescere la consapevolezza su quello che sembra un inarrestabile tragico fenomeno”.

Nei primi sei mesi di quest’anno sono 39 le donne vittime di femminicidio, in media due a settimana. La vittima in questo caso era legata al suo aguzzino non solo da un rapporto di natura personale, ma anche lavorativo, in quanto la giovane donna era impiegata nell’attività commerciale di cui il suo aggressore era titolare e datore di lavoro.

“Quella promossa dalla nostra organizzazione riteniamo sia un’azione concreta attraverso la quale è nostra intenzione dare un contributo fattivo nel contrasto alla violenza di genere in questo territorio. In questa direzione va anche la convenzione sottoscritta dalla Camera del Lavoro di Ferrara con il Centro Donna e Giustizia e la partecipazione della nostra organizzazione agli accordi nazionali e regionali in materia di prevenzione e contrasto delle molestie e violenze nei luoghi di lavoro” chiosa la Cgil che, esprimendo il proprio cordoglio alla famiglia della vittima e vicinanza anche ai familiari dell’autore dell’efferato omicidio vittime a loro volta, “condanna fermamente ogni forma di violenza ed è impegnata concretamente nel contrastarne la diffusione in ogni luogo”.

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