Si è tenuta a Portomaggiore la direzione provinciale del Pd, la prima dopo la cocente sconfitta elettorale di maggio-giugno. Sarà Massimo Maisto il traghettatore da qui al congresso. È stato eletto un coordinamento di tre persone: Sabrina Cherubini, Simone Tassinari e lo stesso Maisto, in funzione di coordinatore con un ruolo non solo di garanzia, ma anche di direzione politica.
Il suo mandato ad interim ha la funzione di preparare il partito alla fase congressuale di settembre, quando verranno rinnovati circoli, segreteria comunale e provinciale. Proprio in vista di questo appuntamento l’assise ha approvato il regolamento del congresso.
Tra gli interventi, ha fatto discutere quello dell’ex segretaria comunale Ilaria Baraldi, che ha perorato la proposta di Marco Pigozzi, per uscire dall’isolamento e dalla autorefenzialità del partito, delle primarie aperte a tutti, anche i non iscritti, anche per l’elezione del successore di Luigi Vitellio.
In proposito Ilaria Baraldi ha richiamato le parole dette da Zingaretti lo scorso 7 giugno a Ferrara: “questa città sia il luogo da cui far ripartire il Pd e la sinistra”, aggiungendo – sempre sulla falsariga delle parole del segretario nazionale (“o ci muoviamo o siamo morti”) – che serve un cambiamento radicale, che faccia di Ferrara un laboratorio per sperimentare l’apertura del partito verso l’esterno.
A Baraldi ha replicato Roberto Montanari, ex segretario e consigliere regionale, che ha fatto capire che ci potrebbe essere il rischio, in caso di primarie non riservate ai soli iscritti, di una scalata dall’esterno al partito.
La proposta di Pigozzi è stata emendata da una seconda, che prevede la possibilità di iscriversi con una tessera speciale dal costo simbolico, valida solo fino al voto.
Nel corso della riunione si toccava con mano, a detta dei presenti il senso di scoramento dovuto alla sconfitta elettorale. Sintomatiche da questo punto di vista anche le presenze ‘di passaggio’ di Tagliani, che non è intervenuto ed ha lasciato la riunione anzitempo, e quella di Aldo Modonesi, ex candidato sindaco che non è neppure intervenuto.
Al momento in pole posititon per la corsa alla segretaria provinciale (anche perché l’unico al momento che pare essere interessato) c’è Antonio Fiorentini, ex sindaco di Argenta, l’unico comune che ai ballottaggi si è salvato dalla valanga leghista.
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