“Questo personaggio crede di essere a Lagos? Non credo”. A paragonare l’episodio nel centro storico estense a quanto potrebbe avvenire nella città della Nigeria è il vicesindaco Nicola Lodi che, in forza alla sua delega alla sicurezza, insieme al sindaco Alan Fabbri ha fermato un esagitato in piazza.
È quanto accaduto nel primo pomeriggio di mercoledì in corso Martiri della Libertà, dove poco dopo le 14 un richiedente asilo ha iniziato a gridare e a inveire contro i passanti e alcuni clienti dei locali che si affacciano su piazza Duomo.
Allarmati dalle urla sotto il municipio, ben udibili anche dai piani più alti degli uffici comunali, Fabbri e Naomo sono scesi in strada per tentare di calmare il giovane, visibilmente agitato.
Il ragazzo – già conosciuto per i suoi precedenti di polizia e conosciuto personalmente anche dal vicesindaco che lo chiama “Timothy” – ha ripreso ad alzare la voce e così i due rappresentanti dell’amministrazione hanno deciso di chiamare la polizia di Stato. In attesa dell’arrivo delle Volanti, Fabbri e Lodi sono rimasti con lui per riportarlo alla calma, sotto l’obiettivo vigile di uno smartphone.
La scena è stata infatti ripresa da un telefonino e sta facendo il giro dei social: il video è stato pubblicato sulla pagina istituzionale Facebook di Nicola Lodi e su quella della Lega Ferrara, scatenando centinaia di commenti, per lo più di approvazione (“bravissimi”, “un applauso al vostro coraggio”, “grande esempio di responsabilità”, “finalmente si passa dalle parole ai fatti”).
Non mancano reazioni di sdegno da parte di chi dice “basta con questi nuovi sceriffi, queste operazioni devono essere fatte dagli agenti di polizia e non da politici, caso strano c’era qualcuno che riprendeva tutto, mica come spot e subito caricato sulla pagina della Lega” e da chi intende “informare la Procura che sfrontatamente continui a riprendere persone senza il loro consenso”.
“Non staremo dietro la scrivania ad osservare il soggetto mentre mette in pericolo la tranquillità dei cittadini ferraresi – è quanto scrive Naomo -. Ho immediatamente avvertito le forze dell’ordine le quali sono subito intervenute accompagnandolo in questura per accertamenti. Ho chiamato personalmente la Polizia di Stato chiedendo di informarmi su quale cooperativa ospita questo personaggio. Farò in modo che anche lui parta per il Cie di Udine con biglietto di sola andata”.
Il caso è stato accolto con un’ovazione dai militanti del Carroccio: “Sindaco e vicesindaco in prima linea contro i soliti nullafacenti a caccia di rogne con cittadini e turisti. Questi sono gli amministratori che vogliamo! Il richiedente asilo agitato è stato subito portato in questura. Bravi i nostri Alan e Nicola!”. Ondata di ‘mi piace’ e applausi virtuali, mentre altri manifestano le proprie preoccupazioni per questa versione ‘sceriffo’, già riscontrata in episodi analoghi al Palaspecchi e nello stesso corso Martiri.
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