Bondeno
5 Luglio 2019
La procura chiede la condanna per tre soci di un'azienda edile, per la difesa manca il nesso causale tra malattia e reato ambientale. Sentenza giovedì

Bimba intossicata dai rifiuti pericolosi, chiesti 6 anni per i costruttori

di Redazione | 2 min

Leggi anche

Le celebrazioni del 25 aprile a Bondeno

Bondeno. Le celebrazioni per il 25 aprile, settantanovesimo anniversario della Liberazione d’Italia, si sono svolte a Bondeno e Gavello. Nel capoluogo sono intervenuti il sindaco, Simone Saletti, e il rappresentante Anpi Tommaso Corradi. A Gavello, oltre al primo...

Asd Atletica Bondeno. Sei atleti premiati in municipio

Il consiglio Comunale di Bondeno ha premiato con una targa al merito sei sportivi della asd Atletica Bondeno distintisi in varie discipline durante gli anni 2023 e 2024. Hanno ricevuto le benemerenze Elena Chiodi, Sara Chiodi, Alessandra Bighi, Annamaria Cirelli, Paola Fornasari e Federico Antoniolli

Bondeno. Intossicazione da rifiuti pericolosi seppelliti nelle fondamenta del condominio Restagna, a Cantalupo di Bondeno, durante i lavori di ristrutturazione. Sarebbe questa la causa dei seri problemi di salute accusati da una bambina che all’epoca dei fatti, nel 2011, aveva 6 anni e che avrebbe risentito di una reazione al nichel, uno dei metalli pesanti ‘tombati’ sotto la palazzina in cui viveva, insieme ad alte concentrazioni di piombo, cromo, zinco, vanadio, arsenico.

Con l’accusa di lesioni gravissime sono finiti alla sbarra tre soci dell’azienda edile che si è occupata del cantiere: Andrea ed Antonio Gallini Pirani e la madre nonché legale rappresentante Maria Pia Cervi. Per i tre imputati, durante l’udienza di giovedì, il pm Barbara Cavallo ha chiesto una condanna a sei anni e due mesi di reclusione ciascuno.

Il giudice Piera Tassoni ha rinviato la sentenza a giovedì 11 luglio, quando deciderà se accogliere la richiesta di accusa e parte civile (il padre della piccola, oggi 15enne, entrambi difesi dall’avvocato Gabriele Bordoni) o le osservazioni della difesa, rappresentata dal legale Maria Elena Bompani.

Secondo l’accusa, l’esposizione al nichel avrebbe provocato “dermatiti e disturbi permanenti” sfociati in una “malattia grave e insanabile”, mentre per la difesa i suoi assistiti non hanno condotto questi presunti illeciti, per i quali “mancano le prove del nesso causale” tra la malattia e il reato ambientale contestato.

Grazie per aver letto questo articolo...
Da 18 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.

 

OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:

Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com