Bondeno
4 Luglio 2019
L'area demaniale utilizzata per attività turistico-ricreative senza le autorizzazioni del Consorzio Bonifica e Aipo

Villaggio turistico abusivo, la Guardia di Finanza sequestra la “Terrazza sul Po”

di Redazione | 2 min

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Stellata. Bar, ristorante, bungalow, reception e attracco fluviale, tutto abusivo. Un vero e proprio villaggio turistico che da due anni continuava la sua attività senza le autorizzazioni necessarie. È quanto scoperto dalla Tenenza della Guardia di Finanza di Cento che ha portato alla denuncia del titolare per il reato di invasione di terreni e acque appartenenti al demanio pubblico e al sequestro dell’intera area commerciale edificata abusivamente.

Si tratta della “Terrazza sul Po” a Stellata di Bondeno, noto locale adibito a bar con annessa area di somministrazione di cibo e bevande, quattro bungalow per la ricezione di ospiti e una struttura adibita a reception e ufficio, con tanto di piattaforma per l’approdo di natanti sulla riva del Po.

Il tutto, però, senza essere in possesso delle concessioni per svolgere attività turistico ricreative, da cui il sequestro dell’area demaniale di circa 15mila mq e la denuncia del soggetto all’autorità giudiziaria.

L’operazione delle Fiamme Gialle è scaturita da una richiesta di collaborazione per la gestione di alcune situazioni abusive relative al demanio della navigazione interna in territorio regionale emiliano, avanzata dalla Agenzia Interregionale per il Fiume Po (Aipo).

Le indagini conseguenti hanno permesso di appurare, oltre alla mancanza di concessione per l’approdo nelle acque del fiume Po, anche la revoca della concessione iniziale per l’uso e lo sfruttamento dell’area demaniale interna all’approdo da parte del Consorzio di Bonifica di Burana, su cui erano appunto presenti le strutture. Una revoca notificata nel 2017 senza che il titolare provvedesse a smantellare il tutto.

L’intervento dei militari della Tenenza di Cento ha permesso quindi di porre fine a questa occupazione abusiva e, di conseguenza, di porre sotto sequestro l’area demaniale di competenza del Consorzio di Bonifica, l’approdo di pertinenza dell’Aipo, nonché i locali commerciali. Oltre alla denuncia penale la parte è stata sanzionata amministrativamente per l’utilizzo delle aree del demanio idrico senza concessioni.

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