di Davide Soattin
“Siamo qui senza stemmi di partito, perché gli alberi son di tutti”. Così Tommaso Mantovani, consigliere del Movimento Cinque Stelle, ha aperto un’inedita conferenza stampa open-air per discutere e lanciare un campanello d’allarme sulla “strage di alberi” consumatasi nei giorni scorsi sulla via Ravenna per mano di Anas, obbligata a intervenire drasticamente per motivi di sicurezza stradale.
Una strage che ha visto coinvolti sani e robusti pini marittimi, bagolari e tigli sradicati dal terreno e lasciati soli al loro destino, sebbene esista un “regolamento di verde pubblico e comunale che affermi come gli alberi sopra i 60 centimetri di circonferenza debbano essere tutelati e abbattuti con un permesso speciale, mentre i pioppi e altre specie devono raggiungere i 120 centimetri per fare ciò”.
“Alla fine della settimana passata – ha spiegato l’ex candidato sindaco dei pentastellati – hanno cominciato a piallare tutto per permettere la messa in sicurezza dei due svincoli tra la statale e la Ferrara-Mare, applicando l’articolo 26 comma 6 del codice della strada, che prevede la totale assenza di alberi a sei metri dal ciglio della strada. Ora mi chiedo se abbiano intenzione di farlo anche con gli ottanta chilometri che ci separano da Ravenna, dato che qui stiamo parlando di alberoni che hanno più di cento anni”.
L’appello dei grillini è poi proseguito: “Vorremmo sapere chi ha dato l’autorizzazione a tutto questo, e soprattutto ci premerebbe conoscere se stiamo parlando di qualcosa che è regolare. Chiediamo che la strada venga messa in sicurezza con l’uso di guardrail e una manutenzione di tipo ordinario e costante, in modo tale da non abbattere più alberi di netto. Cominceremo a fare delle segnalazioni e faremo un esposto anche alla Procura della Repubblica, per verificare se sia avvenuto o meno un reato da imputare all’Anas”.
“Gli abbattimenti di questo genere – ha concluso Mantovani – non andrebbero nemmeno fatti in questo periodo, tra marzo e luglio, visto che va tenuta in conto l’importanza di questi tempi in termini di nidificazione. Nei prossimi giorni dichiareremo l’emergenza sia ambientale che climatica. Proveremo già a farlo nel corso del primo Consiglio comunale della nuova Amministrazione”.
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