Economia e Lavoro
8 Giugno 2019
Il provvedimento è stato preso dal tribunale di Bologna su richiesta dei commissari. Nel frattempo Intesa San Paolo sospende le rate dei mutui ai lavoratori

Mercatone Uno torna in amministrazione straordinaria: ora può partire la cassa integrazione

di Ruggero Veronese | 3 min

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Il tribunale di Bologna toglie i sigilli ai negozi Mercatone Uno e revoca la cessazione dell’esercizio per l’amministrazione straordinaria del gruppo, che potrà ora riprendere in carico i suoi punti vendita rimasti chiusi dopo il fallimento di Shernon e consentire l’erogazione di ammortizzatori sociali per i circa 9mila dipendenti rimasti da un giorno all’altro senza lavoro. È questa l’attesissima e decisiva novità delle ultime ore, comunicata direttamente dal tribunale di Bologna al ministero per lo sviluppo economico.

Un passaggio che nel corso delle ultime settimane era stato invocato da più fronti, dai sindacati agli enti locali, principalmente per due ragioni. Da un lato consente infatti di avviare le procedure per far partire la cassa integrazione, applicabile nel caso di un’azienda in amministrazione straordinaria ma non dopo un fallimento che determina la fine di ogni attività, come nel caso della Shernon Holding, dichiarata fallita dal tribunale di Milano. In secondo luogo, l’amministrazione straordinaria potrebbe essere in grado – ma questa possibilità andrà valutata nelle prossime fasi – di tenere aperti i negozi, in modo da non far crollare il valore di mercato di Mercatone Uno e avere quindi maggiori possibilità di trovare un nuovo investitore o acquirente per lo storico marchio.

Nella nota dei commissari del gruppo Mercatone Uno si legge che “I commissari, preso atto del provvedimento (del tribunale di Bologna, ndr), presenteranno a breve l’istanza al Ministero per concludere l’iter delineato dal Tribunale di Bologna per la retrocessione all’Amministrazione Straordinaria dei compendi aziendali e rendere così possibile l’accesso dei dipendenti agli ammortizzatori sociali previsti dalla legge”.

La comunicazione si chiude con una frase che lascia aperto uno spiraglio alla prosecuzione dell’attività, parlando di altre iniziative che verranno presentate: “I Commissari, inoltre, si riservano di illustrare nei tempi più rapidi le prossime attività previste dal Programma”. Una possibilità che non viene esclusa nemmeno dal ministero allo sviluppo economico, che in una nota ufficiale spiega che la “retrocessione” dei negozi all’amministrazione straordinaria “è il percorso propedeutico allo sblocco degli ammortizzatori sociali. Successivamente partirà la fase di reindustrializzazione per garantire un futuro certo ai lavoratori”.

Nelle ultime settimane l’assessore regionale alle attività produttive Palma Costi ha spiegato che l’intenzione della Regione è accelerare i tempi sulle procedure per la cassa integrazione, anticipandone l’erogazione ai lavoratori attraverso accordi con le banche per non dover aspettare i tempi tecnici dell’Inps (circa 3-6 mesi). Nel frattempo continua il pressing degli enti pubblici su banche e istituti di credito per forme di supporto per i dipendenti rimasti improvvisamente senza lavoro: il primo successo ottenuto è l’accordo stretto con l’istituto Intesa San Paolo, che ha sospeso tutte le rate dei mutui e prestiti per i dipendenti di Mercatone Uno.

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