Attualità
5 Giugno 2019
Una targa per commemorare i luoghi della psichiatria nel 40° anniversario della legge Basaglia

Da manicomio a università, Ferrara ricorda il passato di palazzo Tassoni

di Redazione | 2 min

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Nell’ambito delle iniziative promosse dall’amministrazione comunale per ricordare il 40° anniversario della legge Basaglia 180/1978 sul superamento degli ospedali psichiatrici e il 168° anniversario dall’apertura dei manicomio, verrà inaugurata a Palazzo Tassoni, venerdì 7 giugno alle 11.30, una lapide commemorativa a ricordo di quei luoghi, oggi sede del Dipartimento di Architettura, deputati allo sviluppo della conoscenza tecnica e scientifica e che furono invece, dal 1858 fino al 1989, luoghi di esclusione e sofferenza per molti cittadini ferraresi e non solo.

L’evento segue di pochi mesi l’inaugurazione del centro culturale di viale Alfonso I d’Este al professor Antonio Slavich, “psichiatra e umanista”, che contribuì in maniera fondamentale alla chiusura dell’ospedale psichiatrico di via Ghiara.

Alla cerimonia inaugurale pubblica di venerdì a Palazzo Tassoni, sede della facoltà di Architettura dell’Università di Ferrara, in via Ghiara 36, interverranno fra gli altri il vicesindaco e assessore comunale alla Cultura e Turismo Massimo Maisto e Marcello Balzani, professore ordinario del Dipartimento di Architettura Unife.

Questo il testo della targa commemorativa della legge Basaglia, che sarà collocata negli spazi che ospitavano l’ex ospedale psichiatrico di Ferrara: “Qui e nella intera area circostante ebbe sede dal 1858 il manicomio provinciale di Ferrara. Chi attraversa oggi questi spazi ricordi che essi divennero tristi luoghi di sofferenza e di esclusione. La legge 180 del 1978 in segno di profondo progresso politico, sociale e scientifico sanciva la fine dell’istituzione manicomiale, suggellando il radicale cambiamento avviato a Ferrara dal 1970 per volontà delle amministrazioni locali. Al paziente psichiatrico venivano finalmente restituiti diritto alla cura e dignità di cittadino. Alla comunità scientifica, alle giovani generazioni, ai cittadini tutti spetta l’impegno costante ad opporsi ad ogni forma di emarginazione a difesa dei diritti fondamentali dell’uomo. Il Comune e l’Ateneo ferrarese posero”.

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