Sbandano con la moto. Due feriti in via Calzolai
Schianto con feriti a Malborghetto di Boara, dove - nella serata di giovedì 1° maggio - una motocicletta su cui stavano viaggiando due persone è andata a sbattere autonomamente contro un guardrail
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(foto di Alessandro Castaldi)
di Andrea Mainardi
Serata intesa, intensissima quella conclusiva di questa serie A 2018-2019. Per i biancoazzurri (listati a lutto per la morte di Bozzao) non arriva il decimo posto perché ad avere la meglio è il Milan, motivatissimo a raggiungere la Champions League ma che si ritrova col cerino in mano a causa delle vittorie di Atalanta ed Inter in contemporanea.
L’uno due firmato Calhanoglu e Kessié sembrava aver indirizzato la partita già nei primi venti minuti ma l’orgoglio spallino ha fatto si che Vicari prima e Fares poi di testa riportassero il punteggio in parità a cavallo dei due tempi. A decidere l’incontro infine è il secondo gol di Kessié arrivato al 65’ su rigore, per una spinta di Cionek su Piatek.
L’assalto finale della Spal crea qualche brivido a Reina ma non abbastanza per il nuovo pareggio, ed il fischio finale di Valeri lascia spazio alle celebrazioni meritatissime per tutta la compagine spallina, abbracciata come sempre dal suo popolo.
Dono nemmeno cinque minuti si fa subito vivo Piatek, servito da Suso in profondità, chiamando Viviano al primo intervento della partita. Merito dell’ ottimo il lavoro di Borini in fase difensiva che prima strappa la palla a Lazzari per poi far ripartire l’azione milanista.
Dopo l’iniziale periodo di difficoltà la Spal entra anch’essa in partita con il solito giro palla che in fase iniziale trova i migliori sbocchi dalle parti di Fares.
La partita ha subito ritmi alti e Viviano viene ancora chiamato in causa dalla botta di Calhanoglu dai trenta metri, potente ma centrale. Il turco al 18’ però aggiusta la mira portando il ‘diavolo’ in vantaggio, sfruttando l’uno due sulla destra tra Suso e Kessie ed il pallone servito dall’ivoriano all’altezza del dischetto di rigore.
Calhanoglu è poi bravo ad incrociare col piatto destro il possibile col che spalanca le porte della Champions League ai rossoneri, che subito dopo però devono rinunciare a Donnarumma bloccato da un problema muscolare. Passano cinque minuti ed arriva immediatamente il raddoppio: Rodriguez dalla sinistra verticalizza per Kessié lasciato solissimo in area di rigore. Il centrocampista ha quindi tutti il tempo per prendere la mira e trafiggere Viviano con un sinistro preciso e potente.
Questo ‘destro sinistro’ rischia di mettere subito ko la Spal e segnare la partita ma i biancoazzurri non affondano ma anzi riescono a replicare al 28’ grazie a Vicari che di testa gira in porta la punizione dalla trequarti ben calciata da Murgia.
Contesa dunque ancora aperta anche se il Milan dà sempre la sensazione di poter essere pericoloso sfruttando le difficoltà nelle scalate difensive sugli esterni avversari mostrate dalla Spal. La partita si spezzetta sempre più col passare dei minuti fino ad arrivare all’intervallo col Milan avanti uno a due ed ancora pericoloso sempre da fuori con Calhanoglu che sfiora il palo alla destra di Viviano.
Il secondo tempo vede subito la Spal ad un passo dal pari con Fares che non riesce a dare potenza al proprio colpo di testa a pochi passi da Reina, che blocca in due tempi. Passano altri tre minuti ed ecco che la rimonta si completa: da destra Cionek scodella un perfetto pallone sul secondo palo che Fares questa volta è bravo ad impattare coi tempi giusti battendo Reina e ripristinando la parità.
Grandissima personalità dei biancoazzurri capaci di mettere alle corde il Milan, che prova a riportarsi in avanti ma né Calhanoglu né Piatek inquadrano la porta. All’ora di gioco è Lazzari a ripartire ai cento all’ora sulla destra ma esita al momento dell’assist, tentando un tiro cross deviato in angolo da Musacchio.
Il botta e risposta tra le due squadre prosegue ed al 64’ il Piatek viene spinto alle spalle da Cionek che impedisce al suo connazionale di arrivare sul preciso cross di Kessié. Per Valeri è rigore e lo stesso ivoriano si incarica della battuta spiazzando Viviano e riportando avanti i rossoneri. Semplici preferisce non sbilanciarsi facendo sostituzioni e al 70’ per poco Petagna non gli dà ragione, sterzando su Musacchio e spedendo a lato il suo sinistro.
Al 72’ arriva finalmente il turno di Jankovic al posto di Valoti e poco dopo è Floccari a sostituire Cionek per una Spal interamente a trazione anteriore. Il Milan invece si copre con Conti al posto di Borini ma ciò non impedisce a Suso di andare vicino alla realizzazione con un sinistro secco sul quale Viviano è reattivo ancora una volta. Gli ultimi minuti sono elettrici, anche per il susseguirsi di gol sugli altri campi.
La stanchezza prende poi il sopravvento nel finale ed il Milan dopo quattro minuti di recupero espugna il ‘Mazza’ per 2-3 ma sugli spalti è festa grande. La Spal chiude a quarantadue punti una stagione storica che inorgoglisce tutta Ferrara ed anche il prossimo anno, sarà Serie A.
Spal – Milan 2 – 3
Marcatori: Calhanoglu 18’ (M), Kessié 22’ e 65’ rig. (M), Vicari 28’ (S), Fares 53’ (S)
Spal (3-5-2): Viviano; Cionek (dal 76’ Floccari), Vicari, Bonifazi; Lazzari, Valoti (dal 72’ Jankovic), Murgia (dal 91’ Simic), Kurtic, Fares; Antenucci, Petagna.
A disposizione: Gomis, Fulignati, Poluzzi, Missiroli, Valdifiori, Dickmann, Felipe, Costa, Spina.
Allenatore: Leonardo Semplici.
Milan (4-3-3): G. Donnarumma (dal 21’ Reina); Abate (dal 63’ Cutrone), Musacchio, Romagnoli, Rodriguez; Kessié, Bakayoko, Calhanoglu; Suso, Piatek, Borini (dal 79’ Conti).
A disposizione: A. Donnarumma, Mauri, Castillejo, Zapata, Biglia, Laxalt.
Allenatore: Gennaro Ivan Gattuso.
Arbitro: Paolo Valeri di Roma 2.
Assistenti: Carbone – Alassio.
Quarto ufficiale: Dionisi.
VAR e AVAR: Mariani – Mondin.
Ammoniti: Abate 27’ (M), Bonifazi 34’ (S), Cionek 64’ (S), Bakayoko 80’ (M)
Espulsi: nessuno.
Possesso palla: 56% – 44%.
Tiri (in porta): 7(4) – 16(8).
Falli commessi: 17 – 13.
Fuorigioco: 0 – 5.
Angoli: 8 – 4.
Spettatori: 16.146
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