Il candidato sindaco del M5S Tommaso Mantovani tira le fila di questa “atipica campagna elettorale, probabilmente senza precedenti a Ferrara, considerata sottotono ma per me molto preziosa” alla vigilia della chiamata alle urne del 26 maggio.
Una campagna in cui l’aspirante primo cittadino pentastellato ha “evitato hate speeches contro avversari o categorie considerate ‘nemiche’ su ispirazione della campagna ‘Conta fino a 10’ condotta da Amnesty International nel 2018 come ‘barometro dell’odio’ a favore del fair-play” e ha incontrato comitati, sindacati e associazioni sportive, culturali o di volontariato che “hanno decisamente contribuito a definire e a migliorare il nostro programma per i prossimi anni di attività politica”.
“In questo esercizio della capacità di ascolto, che per noi deve essere alla base di qualsiasi momento amministrativo, ci siamo imbattuti in diverse problematiche che interessano la città” racconta Mantovani che, per fare alcuni esempi, cita le “condizioni disastrose dell’idrovia lungo la Darsena e il canale Boicelli o le modalità di ristrutturazione della piscina di via Bacchelli”.
A questo proposito, “grazie all’ospitalità di Confesercenti, abbiamo appurato che la mancanza di manutenzione degli argini e di dragaggio impedisce o rende difficoltoso il transito per canoe, per house-boat o per la motonave Nena, rendendo impossibile un regolare trasporto fluviale, sul quale vorremmo puntare a breve termine, soprattutto per incentivare il turismo”.
Dal comitato “Ferrara vuole nuotare” “abbiamo appreso che non nascerà un nuovo impianto natatorio per le discipline olimpiche, come avevamo sperato e come ci era stato riportato sommariamente, in modo da avere finalmente anche a Ferrara la possibilità per tutti di praticare tutti gli sport acquatici – riferisce Mantovani -. Sembra invece che verrà realizzata una vasca annessa ad un parco-giochi, in stile Bondy-beach, lunga 50 metri, ma con un pescaggio di un metro e mezzo e con una larghezza inferiore a quella richiesta dalle gare di nuoto federali. Assieme alla mancanza di una copertura permanente, questo impedirà quindi di esercitare altri sport come la palla-nuoto o il nuoto subacqueo, per i quali mancano impianti idonei in tutta la città e in tutta la provincia”.
“Molto interessante è stato anche l’incontro con una parte della comunità nigeriana e con il sindacato Diccap della Polizia Municipale, che ci hanno permesso di approfondire il mito e la realtà della ‘sicurezza’ a Ferrara, per non dare risposte semplici a problemi complessi” prosegue il candidato che esprime quindi un “giudizio molto positivo per questi momenti di incontro con tante associazioni cittadine, che ringraziamo sentitamente per l’ospitalità, come anche Cna, Confartigianato, Ascom, Gruppo dei 10, Rete delle Professioni, sindacati del petrolchimico e Confindustria, associazionismo Lgbt e quello di matrice cattolica, Asppi e i ragazzi del liceo Ariosto e di Fridays For Future, che ci hanno permesso una migliore conoscenza di Ferrara e di chi ci vive, studia o lavora, con le sue attività, le sue difficoltà e, perché no, con i suoi sogni”.
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