Comacchio
23 Maggio 2019
La sezione 'Delta del Po' dell'associazione torna sul caso per scongiurare il concertone sulla spiaggia di Lido degli Estensi: "Stupisce l'ok del Wwf dopo tante battaglie comuni"

JovaBeachParty, Legambiente scrive a Jovanotti: “Non ci fermeremo, vai altrove”

di Redazione | 3 min

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Comacchio. “Nulla contro di te e le tue canzoni, ma non possiamo esimerci dal chiederti di individuare un’area diversa per il Jova Beach Festival”. A tre mesi ‘fatidico’ 20 agosto, data del concerto in questione, Legambiente Delta del Po torna sul caso scrivendo a Jovanotti con l’intento di sensibilizzare un cambio di location che preservi l’habitat dunoso di fratini in periodo di nidificazione.

“Da mesi – scrive il presidente Marino Rizzati – chiediamo lo spostamento del concerto previsto a Lido degli Estensi. Che il Wwf non sappia che le dune sono aree naturali protette ci risulta impossibile crederlo. Proprio per questo non comprendiamo gli amici del Wwf che hanno giustificato tale evento in quell’area, considerato anche l’impegno della sezione ferrarese nella contestazione del discutibile progetto di ridimensionamento delle dune a favore dell’allargamento del porto di Porto Garibaldi, dove sono sacrificate dune vitali per un progetto mai completato”.

“Che la costa del Delta del Po sia stata presa d’assalto da un consumo sfrenato del territorio è una cosa risaputa, come pure che Legambiente ed il Wwf siano state le associazioni che più hanno operato in difesa dell’ambiente e del paesaggio. Che la biodiversità invece di aumentare, venga costantemente ridotta per lasciare spazio al consumo di suolo, è scritto su tutte le relazioni Ispra-Arpae di livello regionale e statale”.

Legambiente Delta fa inoltre sapere, anche all’artista, di aver ricevuto l’invito a collaborare con il progetto ambientale ‘Parley for the Ocean’, che vorrebbe organizzare una giornata di pulizia spiaggia proprio a Lido degli Estensi e proprio “approssimativamente” il 20 agosto, data del concertone, puntando evidentemente ad un deciso risalto mediatico.

“Legambiente Delta del Po ha deciso di respingere la richiesta di collaborazione e chiede che venga posta fine alla distruzione di ambienti tutelati quali le dune essendo anche queste belle e fragili” spiega Rizzati. “Giorgio Bassani di Italia Nostra, assieme al giornalista Antonio Cederna convinsero la politica a riconoscere la bellezza e la fragilità del paesaggio del Delta del Po, un territorio – insegna Legambiente a Jovanotti – per buona parte inserito nel Parco Regionale Emilia-Romagna Delta del Po, riconosciuto patrimonio Unesco insieme alla città di Ferrara e riserva Mab: tutto ciò, per noi, non è una medaglia alla memoria, ma una tutela che ci aiuta a preservare la biodiversità di questo territorio, continuamente messa in discussione da interventi edilizi e da continui abbattimenti di alberi, tutto in nome dell’economia privatistica”.

“Quest’anno – conclude Rizzati – secondo i dati ufficiali Asoer sono presenti cinque coppie di fratino nidificanti (specie tutelata perché in via di estinzione) proprio sulla spiaggia dove si vorrebbe portare lo spettacolo. Noi continuiamo ad urlare alla politica e a tutti, defraudati del nostro futuro continueremo a difendere questo territorio metro su metro, albero su albero”.

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