Politica
19 Maggio 2019
L'ex presidente della Regione: "Servono investimenti e programmazione, se Ferrara si isola non va da nessuna parte"

Errani a fianco della Fusari: “La nostra idea di comunità non è rivolgersi a un capitano”

di Ruggero Veronese | 3 min

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Una buona amministrazione pubblica si riconosce soprattutto dalla sua capacità di progettazione a medio e lungo termine. È questo, in sintesi, il messaggio portato a Spazio Grisù da Vasco Errani per supportare la candidatura di Roberta Fusari, vista dall’ex presidente della Regione come la candidata più adatta per portare a Ferrara progetti e risorse nazionali ed europee e per evitare l’isolamento sociale ed economico dagli altri territori.

Un ‘endorsement’ particolarmente gradito all’attuale assessore all’urbanistica, che di fronte alle schermaglie politiche della campagna elettorale punta sulla carta del pragmatismo e parla dell’importanza di un lavoro coordinato tra le istituzioni, dai Comuni alla all’Unione Europea.

“Durante il mandato di Errani, l’Emilia Romagna ha saputo dimostrare l’importanza di governare con una visione ad ampio raggio – commenta l’aspirante sindaca -. In quegli anni sono stati lanciati strumenti che hanno permesso a città come Ferrara di recuperare e valorizzare i propri beni, come il programma speciale d’area, o di lavorare sulla ricostruzione post-sisma a stretto contatto con gli altri enti e le imprese private. Tutto questo deriva dalla capacità di essere concreti e saper attrarre risorse e portare avanti i progetti”.

Lo stesso Errani d’altra parte si esprime in maniera netta riguardo a quella che è “l’unica strada per lo sviluppo dei nostri territori”, ovvero la progettazione condivisa a livello italiano e comunitario, che contrappone a una ‘visione isolazionista’ dello schieramento di centrodestra: “La nostra idea di comunità è quella in cui è possibile trovare percorsi di collaborazione e partecipazione tra le istituzioni e i cittadini, non quella di un popolo che si rivolge a un ‘capitano’ o a un comandante in capo, che qualche volta elargisce qualche sostegno. Sono due idee diverse non solo della politica, ma anche della convivenza e della comunità. Se Ferrara si isola non va da nessuna parte. Se la città sceglie di puntare su un collegamento diretto tra chi sta in Comune e il comandante in capo, non va da nessuna parte”.

Ecco quindi che Fusari, insieme ai candidati consiglieri Arianna Poli (Coalizione Civica) e Paolo Niccolò Giubelli (Più Europa) si addentra in alcune delle proposte chiave in materia di progettazione e percorsi partecipativi: dalla candidatura di Ferrara a “Capitale Verde d’Europa”, premio per le città ecosostenibili che oltre alla visibilità internazionale porta risorse per nuovi progetti, all’idea di portare investimenti per la ‘chimica green’ al petrolchimico di Ferrara, per fare delle nuove economie del riciclo e dello smaltimento una caratteristica primaria dell’economia locale.

Progetti che secondo Fusari ed Errani saranno possibili solo uscendo dagli schemi consolidati e cercando di adeguarsi in maniera costante alla società e alle condizioni economiche circostanti.

“Credo che ci sia bisogno di costruire una nuova sinistra – afferma Errani -, perché ciò che siamo stati non è più sufficiente e la sinistra, per definizione, deve essere sempre nel cuore del cambiamento. Per farlo occorre lavorare insieme sulla formazione, sulla cultura condivisa e sulla capacità di portare avanti progetti insieme alle altre istituzioni, anche attraverso il mondo dell’università e delle imprese private che in questi anni hanno portato sviluppo. Dobbiamo avere una relazione organica con il territorio, perché da soli non si va da nessuna parte”.

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