Trasferita la detenuta trans che denunciò uno stupro di gruppo in carcere
La detenuta trans che ha denunciato di essere stata vittima di uno stupro di gruppo avvenuto in carcere a Ferrara è stata trasferita in un altro istituto penitenziario
La detenuta trans che ha denunciato di essere stata vittima di uno stupro di gruppo avvenuto in carcere a Ferrara è stata trasferita in un altro istituto penitenziario
Sulla A13 Bologna Padova, tra Altedo e Ferrara Sud verso Padova, è stata disposta la chiusura del tratto per un incidente al km 29, in cui è rimasto coinvolto un camion che si è ribaltato disperdendo parte del suo carico costituito da mangime
Sospettato di nascondere in casa un'arma, in realtà il suo alloggio era un nascondiglio di droga. È quanto emerso dalla perquisizione di un'abitazione di Ferrara, finita sotto la lente di ingrandimento della Procura del Tribunale per i Minorenni di Bologna
La Procura ha avanzato una richiesta di rinvio a giudizio per diciassette persone dopo la conclusione delle indagini da parte della Guardia di Finanza. Tra loro anche un imprenditore ferrarese
Sempre più delicata la situazione nel carcere di Ferrara, dove - negli ultimi giorni - il personale ha dovuto fare i conti con "tanti eventi critici". A denunciarlo sono Giovanni Battista Durante e Francesco Campobasso, segretario generale aggiunto e segretario nazionale del Sappe, il sindacato autonomo polizia penitenziaria
Lo hanno trovato sulla sua carrozzina ieri mattina intorno alle 6.30, a pochi passi dalla sua macchina, davanti a una palazzina nella periferia di Viareggio. Lorenzo Major, 48 anni, si trovava da una settimana in Toscana, per seguire un ritiro di preparazione alla Coppa del mondo di scherma. Da qualche tempo viveva a Forlì insieme alla moglie e al figlio neonato.
Addosso al campione paraolimpico è stata trovata una pistola sportiva calibro 22 in mano. La procura di Viareggio ha già disposto l’autopsia per stabilire con certezza le cause della morte, anche se l’ipotesi che sembra a prima vista convincere gli inquirenti è quella del suicidio.
I tecnici della Scientifica hanno trovato pallini di piombo sparati contro la palazzina. Si attendono gli esami balistici.
Lorenzo Major, originario di Venezia, era conosciutissimo a Ferrara, città dove era venuto a vivere dopo l’incidente motociclistico che gli aveva tolto l’uso delle gambe. Nel 2001 si ritrova da campione nazionale e internazionale di karate su una sedia a rotelle. All’ospedale San Giorgio inizia la riabilitazione. “Però dentro di me qualcosa non si rassegnava – aveva raccontato anni fa in uno dei tanti incontri pubblici tenuto a Ferrara -. Mi mancava l’agonismo, la sensazione di sana stanchezza alla fine dell’allenamento, l’adrenalina di sentire chiamare il mio nome prima di una gara”.
Major all’uscita dall’ospedale incontra Mauro Borghi – presidente del Canoa Club Ferrara – e compie il suo primo approccio alla canoa. Il suo impegno e la sua determinazione l’hanno condotto a vincere numerose gare in questa disciplina, e in seguito a praticare con ottimi risultati altri sport che prima non conosceva, come il tiro a segno, la scherma, il basket e il climbing (nel 2016 ai mondiali di Parigi del paraclimbing fu l’unico concorrente nella categoria sitting, senza l’uso delle gambe).
Nel 2014 si era sposato a Ferrara con Carolina e pochi mesi fa è nato il loro primo figlio.
“La vita può riservare sfide durissime, impossibili da credere superabili. Tu le hai sempre affrontate da campione. Non osiamo immaginare cosa possa averti fermato”. È il ricordo commosso che arriva dal Coni di Ferrara, che ricorda Lorenzo Major come “la voglia di vivere” fatta persona, “lo scoglio in grado d arginare il male che la vita può riversarti addosso. Campione paralimpico lontano dai grandi riflettori, in grado di comunicare e trasmettere agli altri allo stesso modo di Alex Zanardi, Lorenzo si è ritrovato sulla sedia a rotelle 17 anni fa, quando, complice una fresca serata primaverile, la sua moto si è accartocciata contro un albero. All’epoca dei fatti Lorenza aveva 31 anni ed era già un grande sportivo, campione di arti marziali nella sua avviata palestra in quel di Cavarzere. Ed ecco che il mare gli si riversa addosso. ma lui no, non si arrende, anche perchè in una strada lunga e difficile ha la fortuna di trovare compagni di viaggio di quelli che ti possono salvare, come Mauro Borghi, tecnico di canoa e responsabile del Centro Avviamento Sport Paralimpico di Ferrara”.
Dopo aver vinto la prima scommessa con la canoa, Major eccelle anche nel tiro a segno, l’handbike, il basket, la scherma e l’arrampicata. “I miei amici si meravigliano per gli sforzi che faccio per allenarmi. Ma, è questa la vita che voglio. Io vivo per lo sport”, aveva detto.
Ma gli sforzi di Lorenzo sono solo rivolti anche al sociale: “Incontrare i giovani mi piace: racconto loro la mia vita cercando di spiegare il significato dell’impegno, il rispetto delle regole e dell’avversario, ma anche i limiti del proprio fisico. Praticare sport e avere la possibilità di raccontarlo ai ragazzi mi fa sentire davvero felice”.
“Lorenzo Major è tutto questo – riprende la nota del Coni, che lo aveva premiato nell’edizione 2012 della Befana dello Sport e che lo aveva come componente del Testimonial Group-. Lorenzo Major era tutto questo. Purtroppo il mare è riuscito ad averla vinta. Lorenzo ieri ci ha lasciato, vittima di un tormento che noi non possiamo neppure immaginare, tanto grande era la voglia di vivere che ci ha sempre trasmesso”.
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