Politica
29 Aprile 2019
La questione già affrontata con i sindacati si fa scomoda ed entra nel dibattito elettorale. L'opposizione fa le le pulci alle procedure: il Cazzanti ospitava spettacoli, ma il Comune sapeva fosse 'contaminato'

‘Amianto-gate’ a Jolanda, l’eredità di Trombin pesa tra Teatro e Municipio

di Redazione | 3 min

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Il teatro Cazzanti di Jolanda

di Giuseppe Malatesta

Jolanda di Savoia. Che il teatro Cazzanti fosse contaminato da amianto se ne aveva certezza dal 1° marzo 2017, quando gli esiti dei campionamenti di Arpae arrivarono nella casella di posta certificata degli uffici comunali. Due giorni dopo, palcoscenico e platea di quello stesso teatro furono impegnati per lo spettacolo benefico ‘Chi a va tut a l’arversa’, una commedia dialettale (dal titolo quasi profetico) promossa da Pro Loco e patrocinata dal Comune.

Il problema amianto – nella Jolanda finita sotto la lente dei sindacati per la scarsa salubrità dei locali municipali – è più scottante che mai, scaldato ancor di più nelle prime settimane di campagna elettorale per le amministrative di fine maggio. Le due liste che si contendono la guida del Comune – con Paolo Pezzolato da una parte e Gabriella Dellacecca dall’altra – stanno passando ‘ai raggi X’ dichiarazioni e commenti di dibattiti e incontri in cui il tema fa fatica a non emergere, proprio perché di strettissima attualità.

La patata più bollente di tutte è proprio quella relativa al teatro cittadino, aperto al pubblico il 3 e il 4 marzo dello scorso anno nonostante il documento inoltrato da Arpae per segnalare la positività del test alla presenza di amianto, nello specifico su un campione prelevato nelle condotte di areazione.

La comunicazione giunge al Comune via Pec alle nove del mattino del primo marzo, una mail aperta e letta se non dal sindaco Trombin da qualcuno per suo conto. Trentasei ore dopo prendono posto in teatro un centinaio di spettatori, a questo punto consapevolmente esposti al rischio amianto. Eppure già nella determinazione del 23 dicembre 2016 si sospettava la presenza di quella componente, ma a cadenza settimanale il teatro aveva continuato ad ospitare attività ricreative e culturali fino a marzo, quando si sbarrano le porte per lavori di manutenzione straordinaria dando seguito alle indicazioni degli organismi di controllo.

Come se non bastasse, la campagna elettorale stuzzica l’attenzione sul problema analogo relativo al piano terra della sede municipale, una questione che ha visto contrapposti negli ultimi tempi i sindacati e l’amministrazione comunale. Il tutto partito con la comunicazione (firmata dal medico competente Anna Pappalardo e della responsabile Rspp Federica Bighi) in cui, nell’ottobre 2018, si chiede la “bonifica ambientale urgente con temporanea immediata sospensione delle attività nell’Ufficio Anagrafe e nell’Ufficio con accoglienza pubblico situato di fronte” a seguito del “deterioramento pavimentazione in vinil-amianto”.

Ciò che ha inasprito gli animi, compresi quelli dell’opposizione, è la decisione di non chiudere al pubblico l’ufficio Anagrafe, locale in cui tra l’altro ‘Insieme per Jolanda’ (la civica di Pezzolato) invitava nei giorni scorsi la cittadinanza per le firme di sostegno alla lista. Una gaffe.

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