di Simone Pesci

“Meno male che c’è la campagna elettorale che riempie un po’ di vetrine”. Usano l’ironia gli esponenti di Forza Italia per sottoporre alla cittadinanza il tema della “desertificazione del centro storico, ormai pieno di negozi sfitti” introduce Luca De Angelis, aspirante consigliere comunale nella prossima legislatura.

Ridare vivacità al centro storico sarà, promette il forzista, uno “dei punti di partenza della prossima amministrazione”, dal momento che negli ultimi anni nel cuore della città “hanno abbassato definitivamente le serrande 80 negozi”. Nel piccolo tour organizzato da Forza Italia si contano almeno cinque attività chiuse.

“Bisogna creare dei tavoli fra le associazioni di categoria e proprietari per allineare la domanda e l’offerta di mercato” prosegue De Angelis, che svela secondo lui quale potrebbe essere la ricetta giusta: “A livello locale si possono mettere in piedi tante iniziative. I parcheggi gratis per la prima mezz’ora potrebbe creare benefici. Ma anche creare un dialogo con la Sovrintendenza, e puntare a riportare eventi a Ferrara come la Mille Miglia, si tratta di 400 equipaggi che porterebbero in città persone facoltose”.

Uno degli elementi su cui spingere è anche “creare collegamenti che funzionano davvero dalla periferia al centro storico, come la ciclabile in via Copparo”. E tifare come non mai la Spal, dato che secondo De Angelis “bisogna cogliere meglio l’indotto della serie A, a oggi solo parzialmente sfruttato”.

L’attuale consigliere comunale Matteo Fornasini si fa invece tagliente: “Ci sono ancora tanti commercianti che considero eroi, perché ogni giorno tengono vivo il centro storico nonostante questa amministrazione. Modonesi cerca di farsi una verginità rincorrendo i temi del centrodestra: è assessore da 16 anni, perché annuncia oggi quello che avrebbe potuto già fare?”.

Infine Paola Peruffo, che torna al 2016, doveva si era spesa in prima persona per il decoro urbano. “Avevo proposto – afferma – di coprire le vetrine sfitte con le foto dei monumenti della città. Era arrivato il voto unanime, ma poi la cosa non è stata portata avanti. Era un tipo di proposta che sarebbe costata pochissimo, e che avrebbe potuto pubblicizzare i monumenti della città”.