di Simone Pesci
Una convenzione che sancisce il rapporto fra Ferrara Arte e il Comune di Ferrara per i prossimi tre anni, e che secondo l’assessore alla Cultura Massimo Maisto può essere una “opportunità per rilanciare il sistema museale della città”.
È quella che entrerà in vigore per il prossimo triennio 2019-2021, dove innanzitutto viene istituito, per la prima volta nella storia cittadina, un comitato grazie al quale tutti gli attori possano prendere delle decisioni che vadano nell’unica direzione di valorizzare il patrimonio artistico ferrarese.
“Palazzo Diamanti, Schifanoia e Massari andranno avanti con i lavori, le risorse ci sono, ma proprio per questo è giusto che se ne parli”, sostiene Maisto. In vista, c’è anche la chiusura di palazzo Diamanti per lavori, ma al momento è un’ipotesi che non spaventa per nulla. Innanzitutto perché “può essere un modo per valorizzare altri bellissimi musei della città” ammette Maisto, ma soprattutto perché nonostante il cantiere il palazzo continuerà a vivere di arte.
In tal senso la direttrice di Ferrara Arte Maria Luisa Pacelli è rassicurante: “Nel 2020 ci sarà sicuramente una mostra, nel 2021 è probabile, e nel 2022 ci sarà sicuramente un’altra mostra. A seguito delle richieste degli operatori turistici, e con il ritardo dei lavori abbiamo parlato con i progettisti, il 2021 sarà il momento più complesso dei lavori, ma ci potrebbe essere una mostra non in tutte le sale, ma in dieci”. Buone notizie quindi per gli amanti dell’arte e per i turisti.
Appresa dell’informativa in commissione consiliare, il consigliere pentastellato Claudio Fochi chiede per il restauro di uno dei monumenti simbolo della città, una “caffetteria decente” e una tecnologicamente avanzata “aula studio”. Fochi incassa uno sguardo allibito della dem Ilaria Baraldi, che invita le parti locali e nazionali del M5s a “mettersi d’accordo”, mentre Maisto replica: “Nel progetto bocciato dal tuo ministro tutto questo c’è. E nonostante la bocciatura c’è anche in questo progetto”. L’obiettivo, infatti, è portare i Diamanti “al livello di grandi musei”.
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