Attualità
3 Aprile 2019
Progetto europeo Bicas per la mediazione linguistica e culturale nei servizi di emergenza e urgenza sanitaria

Nasce l’app per il personale delle ambulanze

di Redazione | 3 min

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di Andrea Profili

Bicas (acronimo di Building Intercultural Competencies for Ambulance Services) è un progetto triennale cofinanziato dal programma Erasmus+ dell’Ue, con la partecipazione di Italia, Austria, Germania, Polonia e Spagna. Il risultato di questo progetto è un’applicazione studiata appositamente per il personale di ambulanze e automediche, allo scopo di facilitare gli operatori nella mediazione linguistica e culturale nei servizi di emergenza sanitaria.

L’applicazione fornisce istruzioni e consigli in varie lingue, specie extra-europee, da utilizzare al bisogno ed è il risultato del corso curato da Euro Project Lab, agenzia ferrarese attiva da anni nel settore della formazione e dei progetti europei: un corso gratuito con crediti rivolto a chi, per volontariato o professione, opera su autoambulanze e automediche in regione.

“L’idea nasce in Germania e in Austria – spiega Alexandra Storari, presidente di Euro Project Lab – a seguito del fenomeno migratorio che ha fatto emergere delle situazioni critiche dovute a culture diverse. Il progetto è stato finanziato dal programma Erasmus grazie ad un budget di 390.000 euro. Per due giorni la nostra città, con l’incontro di lavoro dei partner Bicas, diventa di fatto una “capitale europea” della mediazione culturale, in un settore cruciale come quello dei servizi di ambulanza: perché soccorrere un ferito straniero, o trasportare una paziente di cultura diversa, può costituire un problema, non solo linguistico, per l’operatore sanitario, ma soprattutto per l’altra persona. Il nostro corso, da luglio ripetibile su richiesta, ha fornito strumenti teorico-pratici per gestire e risolvere eventuali situazioni critiche, dovute all’incomprensione linguistica o alla diversità di costumi: nell’interesse reciproco, del soccorritore e del paziente. E ha prodotto questa applicazione senza precedenti, studiata sul campo per essere usata sul campo”.

In rappresentanza della Germania, Thomas Kohns e Jana Goldberg (project manager Johanniter Akademie Buldungsinstitu Mitteldeutsschland di Lipsia) hanno spiegato le cause che hanno spinto alla creazione di questo progetto: “Nel 2013 e 2014 a Lipsia abbiamo assistito ad un grandissimo fenomeno di migrazione – racconta Jana Goldberg – raccogliendo testimonianze di situazioni di stress da parte dei nostri paramedici, impreparati su come gestire al meglio le differenze culturali. Da lì è emersa la necessità di capire come aiutare queste persone e i risultati sono il corso -prevalentemente online- e l’app. Il corso e il manuale saranno poi trasferiti anche alle altre nazioni”.

“Spesso sottovalutiamo situazioni e problematiche per noi del tutto normali – sottolinea l’assessore alla Sanità/Servizi alla persona del Comune di Ferrara Chiara Sapigni – come il saper offrire soccorso a delle persone con culture diverse. Ferrara da questo punto di vista è una delle provincie più all’avanguardia e attente alle questioni culturali, nonostante sia tra le città in Emilia-Romagna con minore presenza di cittadini stranieri”.

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